Uova tirate sulle finestre, insulti, minacce di morte e aggressioni. Una vita trascorsa nel terrore dei vicini di casa, quella coppia della Roma bene che per anni ha tenuto sotto scacco i condomini di un palazzo ai Parioli. Ieri i due sono stati condannati a un anno e due mesi di reclusione per stalking.
Una sentenza che i residenti della palazzina non possono che accogliere come la fine di un incubo durato 14 anni. La storia riportata oggi dal Messaggero, inizia infatti nel 2006 in una escalation di episodi che portano i residenti a temere anche di uscire di casa e quando accade lo fanno con smartphone alla mano per “scoraggiare azioni violente”.
Attraversare il pianerottolo diventa pericoloso, come parcheggiare l’auto nel posto riservato: il rischio è di ritrovarla graffiata o danneggiata. Mentre loro avrebbero parcheggiato tranquillamente nella rimessa condominiale pur non avendone diritto. Minacce come quella di dar fuoco all’appartamento di un vicino o di “ammazzare tutti” che avrebbero rivolto ad una anziana.
Ma anche atti concreti come staccare la corrente elettrica dagli appartamenti dei nemici. A confermare che nello stabile si vivesse nell’ansia e nella paura è stato anche l’amministratore di condominio che al Tribunale aveva spiegato: “Anche io ho avuto paura che potesse succedermi qualcosa”.
(eg)