Era giovane e viveva una vita complicata Francesco Rocca, ex presidente della Croce Rossa Italiana e candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, quando, a 19 anni, è stato condannato per spaccio di droga: “Ero molto sofferente e iniziai a usare gli stupefacenti”, ha raccontato l’avvocato in un’intervista a La Stampa.
Sulla condanna ha detto: “Non posso e non voglio nascondere il mio passato. Ma sono trascorsi 38 anni, all’epoca ne avevo solo 19 ed ero pieno di problemi e fragilità, Vivevo ad Ostia, che non è proprio un ambiente tranquillo, e sono finito in un giro di amicizie sbagliate. Ma ho fatto il conto con la giustizia: mi sono fatto un anno agli arresti domiciliari e ho iniziato un proficuo percorso di recupero”, ha spiegato Rocca.
Proprio in quel periodo ha studiato Giurisprudenza, si è laureato in poco più di tre anni e ha iniziato il suo percorso verso una carriera brillante: “E da allora non ho mai smesso di essere in prima linea sul sociale”. La sua scalata è arrivata fino in vetta alla Croce Rossa Italiana, ruolo che ha ricoperto fino a pochi giorni fa, quando si è dimesso.
Al Messaggero ha detto: “Sulla scelta della mia candidatura credo che abbia pesato la caratteristica civica, ovvero la mia esperienza alla guida della Croce Rossa internazionale. Che è un ruolo di mediazione e di soluzione pratica dei problemi”, ha spiegato Rocca.
G.