È stato siglato un accordo ieri tra la comunità di Sant’Egidio e Asl Roma 1 per garantire dei percorsi di prevenzione e di cura alle categorie più fragili. Era presente l’assessore regionale alla Salute Alessio D’Amato e il presidente della Pontificia accademia per la vita, monsignor Vincenzo Paglia.
I poveri, gli stranieri, gli anziani, i senzatetto, i malati di mente, i rifugiati sono le categorie più fragili al centro di questo accordo. L’assessore regionale alla Sanità ha spiegato che «il protocollo comporterà un aumento di assistenza verso le categorie più a rischio. Abbiamo preso atto del lavoro fatto col Covid e con monsignor Paglia abbiamo deciso di proseguirlo e ampliare la fascia delle vaccinazioni e degli screening soprattutto per le categorie più fragili e i soggetti che è difficile che siano intercettati normalmente dal servizio sanitario».
Nell’estate 2021 e nell’attuale 2022 a Roma sono state effettuate più di 25 mila vaccinazioni contro il Covid a 17 mila persone in difficoltà. Questo protocollo ha l’obiettivo di ampliare la fascia delle vaccinazioni e degli screening per le categorie più fragili. «Da oggi, la macchina del soccorso avrà a disposizione uno strumento in più per raggiungere le fasce più deboli della popolazione» ha detto D’Amato, riferendosi al fatto che l’accordo prevede la sperimentazione di modalità innovative e di progetti all’avanguardia di intervento verso le persone in difficoltà.
«Il Covid – ha detto monsignor Paglia – ci ha fatto capire che siamo tutti legati gli uni agli altri. L’intera società deve farsi carico dei più fragili. Bisogna consolidare la solidarietà da opporre all’indifferenza e all’individualismo, che sono persino peggiori del Covid».