Le aquile non volano a stormi, inzia così il derby della Capitale con la splendida scenografia della Curva Nord a regalare uno spettacolo pazzesco.  Di tutt’altra pasta sono stati i giocatori della Lazio apparsi dei pulcini spaventati al cospetto della Roma che sembrava un lupo famelico. I giallorossi vanno avanti con Abraham dopo un minuto, che manda in rete di coscia a porta vuota, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Pellegrini che colpisce la traversa prima di sbattere contro l’attaccante inglese. Sarà lo stesso attaccante a raddoppiare al minuto ventidue sfruttando una amnesia difensiva della coppia Acerbi Luiz Felipe. A partecipare alla mattanza una punizione splendida di Pellegrini che finisce all’incrocio dei pali fissando il punteggio sul 3-0 nel primo tempo. Un solo tiro in porta di Luis Alberto e una conclusione di Pedro neutralizzata facilmente da Rui Patricio, davvero troppo poco. Un solo episodio poteva cambiare la gara: Milinkovic prende una gomitata in faccia in piena area di rigore ma nessuno della Lazio protesta e lo stesso centrocampista serbo si lamenterà solo alla fine del primo tempo, rientrando in campo con il naso tamponato dopo un paio di minuti. La Lazio spesso è una banda di bravi ragazzi che dovrebbero tirare fuori la personalità nei momenti decisivi. La corsa all’Europa League è ancora aperta, ma servirà una Lazio decisamente diversa