Le indicazioni sono in ucraino, per essere capite subito. Una bandiera blu e gialla e la scritta ‘ingresso’ indicano la via da seguire. L’hub Acea di Ostiense, a Roma, si prepara ad accogliere i cittadini ucraini che scappano dalla guerra e arrivano nella Capitale. Lì ricevono un codice Stp, grazie al quale, anche senza permesso di soggiorno, possono usufruire dei servizi del sistema sanitario nazionale. Vengono poi sottoposti al tampone ed eventualmente al vaccino anti-Covid.

E gli eventuali positivi vengono presi in carico dal servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl di competenza. Presto sarà attivato anche un servizio di screening per la tubercolosi e uno sportello di consulenza e di supporto psicologico post traumatico. È già attivo invece il servizio pediatrico per i tanti bambini ucraini attesi a Roma nelle prossime ore.

L’hub Acea di Ostiense ha adattato gli spazi a disposizione per accogliere i profughi in arrivo dall’Ucraina. Il centro sarà aperto ogni giorno dalle 8 e 30 alle 18:00 per accogliere i profughi appena arrivati in città. Ne erano attesi 30 oggi, ma è arrivata solo una mamma con due bambine accompagnate da una signora residente in Italia.

I numeri sono però destinati a salire, come successo all’hub di Termini, l’altro centro di prima accoglienza per i cittadini ucraini che scappano dal loro paese. Il polo in questione dopo aver accolto 20 persone il primo giorno, ha già preso in carico 300 profughi. Anche a Ostiense si attende un’affluenza simile, perché saranno migliaia gli ucraini che nei prossimi giorni arriveranno nel Lazio.