Da domani le luci delle discoteche torneranno ad accendersi. Tutti in pista, ancora una volta, dopo due mesi dall’ultimo stop. Era il 23 dicembre quando il governo decise di chiudere i locali da ballo, mentre la variante Omicron prendeva il sopravvento e la curva dei contagi raggiungeva numeri mai visti prima in Italia.

Da allora sono passati quasi 60 giorni, e il settore ha accumulato nuove perdite, per un totale di 4 miliardi di euro da inizio pandemia, secondo una stima di Silb, l’associazione italiana dei locali d’intrattenimento. Il settore è pronto a riaccendere la musica, ma non tutti i locali riapriranno i battenti. A Roma, su 100 discoteche, 30 rischiano di rimanere ancora chiuse.

C’è chi preferisce aspettare l’estate, chi invece vuole vederci chiaro sulla nuova riapertura, per evitare il rischio che il governo faccia di nuovo marcia indietro. C’è chi, invece, a causa delle perdite, si è trovato costretto a chiudere la propria attività o a venderla ad un prezzo sottostimato. Lo riferisce Antonio Flamini, presidente di Silb Roma.

Per i locali che invece riapriranno le piste da ballo, le prenotazioni sono andate a gonfie vele. Difficile trovare un posto libero nelle discoteche più famose della Capitale. La macchina organizzativa è già partita: prima di entrare sarà necessario mostrare il Super Green pass. Dentro sarà obbligatoria la mascherina negli spazi comuni, ma non sulla pista da ballo. Le discoteche al chiuso potranno riempire fino al 50% della capienza negli spazi interni. Mentre fino al 75% in quelli esterni.