A Roma sono stati avviati i lavori di pulizia e di ripristino funzionale della banchina del fiume Tevere nel tratto che va da Ponte Cavour a Ponte Fabricio, lungo circa 3 km. L’intervento mira a eliminare il degrado igienico-sanitario e ambientale presente nell’area interessata, rendendola sicura anche dal punto di vista idraulico grazie alla rimozione dei rifiuti e della vegetazione che ostruiva alcune zone golenali.
Tevere, lavori di pulizia
La pulizia della banchina tra Ponte Cavour e Ponte Fabricio comporta la rimozione dei rifiuti presenti e il loro trasporto in discarica. Inoltre, sarà eseguito lo sfalcio, il decespugliamento e il taglio della vegetazione infestante, con la rimozione dei sedimenti accumulati nel corso degli anni lungo tutta l’area oggetto dell’intervento. Per i lavori la Regione Lazio ha stanziato 200 mila euro
L’assessore alla tutela del territorio, al ciclo dei rifiuti Fabrizio Ghera ha spiegato: “Un intervento importante che riguarda la pulizia della banchina ma anche alcune opere idrauliche per la sicurezza e per il corretto scorrimento del fiume, fondamentale nei casi di piena dovuti alle forti piogge. Questo è già il quarto lavoro di questo tipo che la Regione Lazio sta realizzando in pochi mesi. Il Tevere è parte della storia di Roma e – ha concluso l’assessore Ghera – vogliamo renderlo il più possibile fruibile per tutti i cittadini”.
Solo poche settimane fa, l’assessora Alfonsi aveva lanciato il progetto di riqualificazione di alcuni parchi della zona del Tevere: “Verranno creati parchi, aree ludiche e didattiche, percorsi fitness, nuovi percorsi ciclabili e collegamenti con le piste esistenti, zone relax e pic-nic”.
“Un grande lavoro è previsto per la rigenerazione e la cura del ricchissimo patrimonio arboreo delle rive del fiume, per costituire un corridoio ecologico di fondamentale importanza per la biodiversità e la qualità ambientale della città. Con questi interventi giubilari, che si aggiungono a quelli già effettuati al Parco fluviale della Magliana e di Ponte Marconi, vogliamo che il Tevere, sull’esempio di grandi capitali europee, sia pienamente connesso con la vita della città”.