Per i 70 anni della televisione italiana, Donatella Pandimiglio, una delle più grandi voci del teatro italiano, ha scelto di rendere omaggio a Mina e a figure fondamentali come Antonello Falqui, regista e autore di numerosi programmi, in particolare varietà.
Il 27 e 28 gennaio 2024, il Teatro Ghione di Roma accoglierà lo spettacolo “Non gioco più. Pandimiglio canta Mina”. Dopo il notevole successo della scorsa stagione con il concerto tributo a Barbra Streisand, “Timeless Barbra”, l’artista porta in scena quest’anno un tributo alla straordinaria voce femminile italiana: Mina.

Pandimiglio presenterà la sua interpretazione di un magnifico brano del cantautore Bungaro e esplorerà il repertorio intramontabile della Tigre di Cremona, proponendo anche rivisitazioni di cover condivise nel corso degli anni, esibendosi con un eclettismo di generi che la accomuna a Mina. Nel corso dello spettacolo, verrà dedicato un ricordo al grande regista Antonello Falqui, noto come l’Inventore del personaggio “Mina”. Sul palco, Pandimiglio sarà accompagnata da una potente band e riserverà al pubblico alcune sorprese.

“Pandimiglio canta Mina”, il programma

Mina è forse l’unico caso al mondo di un artista che, pur mantenendo una presenza mediatica limitata (non rilascia interviste né si esibisce pubblicamente da oltre 40 anni), raggiunge sempre il primo posto in classifica con ogni nuovo disco.

Donatella Pandimiglio, con il suo stile da diva teatrale e la sua voce incredibile e versatile, farà rivivere per una sera i momenti magici dei concerti della grande Mina, omaggiandola come una grande interprete senza cercare alcun confronto. In occasione dei 70 anni della televisione italiana, saranno evocati programmi memorabili come Studio Uno, un varietà televisivo tra i più importanti nella storia della Rai, ideato da Antonello Falqui e Guido Sacerdote, andato in onda dal 1961 al 1966.