Lite per un pallone con insulti razzisti e genitori aggrediti. Episodio shock a Roma in zona Torpigattara con un bilancio di tre feriti, un indiano e due bengalesi, presi a bottigliate dopo essere scesi in strada per difendere i figli.
Lite per un pallone a Torpignattara tra insulti razzisti e lancio bottiglie: 3 feriti
I fatti sono accaduti domenica scorsa nell’area del parco Giordano Sangalli, in viale dell’Acquedotto Alessandrino. Tutto sarebbe partito con un gruppetto di bulli che hanno iniziato a dar fastidio a una comitiva di ragazzini stranieri, molti dei quali nati a Roma, che stava giocando con un pallone. Il gruppetto avrebbe quindi preso la palla e insultato i ragazzini che volevano solo riaverla indietro. Sarebbero quindi partiti insulti razzisti mentre sul posto arrivavano i genitori delle vittime per difendere i figli.Â
Il lancio di bottiglie
I genitori si sarebbero però trovati davanti degli adulti, da chiarire se fossero passanti o parenti dei bulli, che li avrebbero aggrediti. Sarebbe iniziato infatti un lancio di bottiglie che ha ferito i tre uomini portati in ospedale, due al San Giovanni e uno al Vannini, in un caso per una ferita al collo che però fortunatamente non sarebbe grave. Sul posto i carabinieri che indagano per identificare gli aggressori.
Anpi Roma: “Condanna per l’ignobile violenza razzista. Gli autori siano individuati e puniti”
Il comitato provinciale Anpi di Roma e le sezioni Anpi del V Municipio, “Giorgio Marincola” Pigneto-Tor Pignattara-Certosa, “Giordano Sangalli” Centocelle e “Rosario Bentivegna” Villa Gordiani, esprimono “la più grande indignazione e condannano fermamente le gravissime aggressioni razziste ai danni di bambini e di cittadini, avvenuti solo per il colore della pelle, perpetrate da un gruppo di ignobili squadristi che poi si è prontamente e vigliaccamente dileguato all’arrivo delle forze dell’ordine chiamate da cittadini indignati”.
“Gli insulti e le aggressioni – proseguono – avvenuti poi nel parco nominato a Giordano Sangalli, giovanissimo partigiano di Torpignattara morto a 17 anni nella battaglia del Monte Tancia per restituire al Paese libertà e dignità dopo più di un ventennio di violenze e razzismo fascisti rendono, se fosse possibile, i fatti ancora più aberranti. Chiediamo al ministro degli interni di agire per l’individuazione e la consegna alla Giustizia degli ignobili autori di questi gravissimi atti di violenza, e ci auguriamo siano applicate nei loro confronti anche le pene previste dalle leggi che puniscono il razzismo e non solo la violenza in sé”.