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SPECIALE – Festeggiamenti del Natale di Roma: un viaggio nel passato

Il Pantheon, il Circo Massimo e i Fori Imperiali, hanno fatto da cornice ad uno dei compleanni più importanti al mondo: i 2777 anni della Città Eterna. Il Gruppo Storico Romano, il cui presidente è Sergio Iacomoni, ha infatti ancora una volta organizzato lo scorso 21 aprile la XXIV Edizione dei Festeggiamenti del Natale di Roma: tre giorni di eventi tra riti, feste, spettacoli, gladiatori e rievocazioni storiche, per un viaggio nel passato della Roma antica.

 

Per romani, stranieri, semplici turisti, è stato come vivere un sogno. L’appuntamento – di cui Radio Roma è stata media partner – grazie al Gruppo Storico Romano è da molti lustri uno dei più attesi nella Capitale. E l’edizione 2024 ha raggiunto cifre da record, proprio in virtù dell’attenzione riservata dal pubblico: ben 175.000 spettatori nei tre giorni di celebrazioni, contro i 120.000 di quella del 2023. Dato inequivocabile che, ancora una volta, dimostra l’immenso interesse del pubblico per eventi culturali di alta qualità e grande impatto visivo e didattico come i Festeggiamenti del Natale di Roma.

Non per niente la Capitale è la città in cui, ovunque si volga lo sguardo, si possono intravvedere storia, miti, leggende: e quest’anno il viaggio è cominciato nella magnifica piazza antistante il Pantheon, con musica e letture. Andrea Buccolini, responsabile relazioni esterne del Gruppo Storico Romano, racconta che “Sotto l’imperatore Adriano tutti i 21 aprile il Sole attraversava l’oculus del Pantheon, illuminava il portone e a figura intera l’imperatore entrava e procedeva alla benedizione della città.”

Vivere determinati attimi appartenenti ad un’epoca a noi molto lontana è per chiunque emozionante, e ciò è reso possibile grazie agli appassionati di rievocazioni storiche. Ecco perché il pubblico si è ritrovato in una Roma completamente trasformata, grazie ai 1780 rievocatori dell’edizione 2024, numero ancor maggiore rispetto allo scorso anno in cui erano 1267. Entusiasmo ed impegno per proporre un’esperienza visivo-immersiva quanto più filologicamente corretta – profusi come sempre senza alcuna riserva – sono stati al centro di questa edizione per celebrare la storia e la cultura dell’antica Roma.

Un momento particolarmente emozionante delle rappresentazioni svoltesi al Circo Massimo è stato quello in cui lo sport è entrato in scena, in particolare con il calcio storico romano.

“È uno sport che è un mix di discipline – racconta ai microfoni di Radio Roma Pierluigi Gentile, capitano della Roma Legio XI – ed è il primo sport della storia con la palla, l’antenato del rugby e del calcio.”

Uno dei momenti più attesi è stato poi il “Torneo dei gladiatori”, occasione più unica che rara per apprezzare le abilità dei rievocatori e la bellezza dei loro costumi. Ogni rappresentazione è stata quindi valutata da una giuria presieduta da Renzo Musumeci Greco, maestro di scherma. “Un ottimo impegno, possono migliorare senz’altro, ma è un ottimo livello. Il pubblico è stato molto contento”. D’altronde un’eccellenza come Musumeci Greco, che tra i vari lavori svolti nella sua vita ha curato la scena di scherma nel film ‘House of Gucci’, ha potuto dare consigli preziosi a chi ha portato davanti agli occhi di tutti un vero spettacolo.

Non sono mancati anche spunti di riflessione, come quelli con il comico e attore Maurizio Battista, che tra risate e battute dice che “La città è piena di problemi. È bello parlare di Roma, ma l’abbiamo un po’ buttata via.”

Particolarmente significativa anche l’alta affluenza femminile, che quest’anno ha costituito il 35% dei partecipanti. Questo dato è importante in un ambito spesso dominato da una partecipazione maschile, ed è sintomo di una crescente inclusività e interesse delle donne verso le rievocazioni storiche.

Azzurra Sacco, ad esempio, è stata proclamata “Dea Roma 2024”, orgogliosa, assieme a Beatriz Pelayo Redondo “Dea Roma 2023”, di “Poter diffondere il patrimonio. Noi camminiamo con i piedi sulla Storia tutti i giorni e penso sia un dovere di tutti riportare in vita le nostre origini e farle conoscere a chi si è un po’ discostato, perché il nostro patrimonio è in mano al futuro e dobbiamo divulgarlo il più possibile per proteggerlo.”

Su via dei Fori Imperiali c’è la statua del primo vero imperatore di Roma, Augusto, davanti alla quale Yuri Napoli, direttore artistico del “Natale di Roma”, fa un augurio particolare alla Capitale. “Mi auguro che Roma possa ritornare a splendere e ad essere un faro per la civiltà, per tutto quello che è la nostra etica morale. Augusto fu simbolo di una pace di tutti i paesi dell’Impero. Fu il primo imperatore a mettere pace a tutto il territorio dell’Impero e quindi ci auguriamo che come Augusto, Roma possa tornare ad essere un faro che guidi ad una pace mondiale.”

LEGGI ANCHE: Buon compleanno Roma! Il Circo Massimo si veste a festa

Natale di Roma, tante associazioni anche da fuori confine

Le associazioni coinvolte nella manifestazione sono state 79, mentre nel 2023 ne erano presenti 48. Questo aumento ha sottolineato l’estremo interesse per il patrimonio storico romano e la capacità del Gruppo Storico Romano di attrarre sempre più gruppi di rievocatori. Non solo: la presenza di ben 16 nazioni, contro le 13 dell’anno precedente, ha dimostrato come la passione che ha permesso la realizzazione di questo evento abbia fortemente oltrepassato i confini nazionali. La manifestazione, grazie a questo aspetto “internazionale”, si è arricchita ulteriormente, offrendo una panoramica globale delle tradizioni e delle pratiche rievocative.

Da venti anni Valerio Bello, presidente di “Augustus Caesar Praetoria” (Francia), rievoca il personaggio in questione. “La passione per l’epoca romana ce l’ho da quando ero bambino. Quando con la macchina passavamo con la mia famiglia davanti al Palatino o al Colosseo, mi immaginavo come fossero i romani nell’antichità, come si comportavano, come erano vestiti.”

Questo tipo di manifestazione, considerata anche l’affluenza e l’incremento dei partecipanti, ha ancora una volta – se mai ve ne fosse bisogno – confermato quanto sia emotivamente trascinante un mondo molto lontano nel tempo, che però ancora ad oggi riesce ad appassionare grandi e piccini. La vitalità e l’attrattività di simili eventi risiede infatti nella celebrazione di un tempo che seppur passato unisce persone di diversa età e nazionalità fornendo un tributo alla grandezza di Roma.

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