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Tudor: “Vogliamo una Lazio perfetta. Luis Alberto è convocato”

Il tecnico biancoceleste presenta la gara contro l'Inter.

Tudor: “Giocherà Provedel”

Le parole di Igor Tudor, tecnico della Lazio, che ha parlato in conferenza stampa per presentare la gara contro l’Inter, valevole per la penultima giornata di Serie A.

Che Lazio vorrebbe vedere contro l’Inter?

“Una Lazio perfetta, andiamo là a casa della squadra più forte d’Italia, che gioca un calcio bello, concreto, efficace. E’ la miglior squadra in assoluto dell’ultimo periodo, stanno facendo un grande lavoro nella programmazione. Complimenti a loro, ma noi andiamo là a fare del nostro meglio. Ci sono sei punti in palio, c’è da stabilire la classifica nell’ottica europea. Andremo al massimo delle nostre possibilità”.

Cosa pensa di Inzaghi?

“Ho già risposto. Il calcio che stanno facendo, come stanno gestendo la crescita nell’arco degli anni ha tanto merito dell’allenatore. La bravura fa la differenza. C’è sempre la moda di dire calcio europeo, poi si parla di moduli e spesso si dice che il modulo a quattro è più europeo, invece lui è la dimostrazione che il sistema del gioco non c’entra niente con l’essere moderni. Parte da un 3-5-2 che non è mai fisso, gioco più europeo di quello… Poi non ho mai capito cosa significhi, sembra che l’Italia non sia in Europa. Conta lo stile più che il sistema, il modo di approcciare, di andare e organizzarsi con e senza la palla. E poi le scelte dei giocatori, bisogna sceglierli. Loro a centrocampo hanno tre numeri 10, che corrono, difendono, fanno gol e assist. Loro hanno scelto sempre giocatori giusti, non si può a quei livelli scegliere giocatori non completi. Stanno facendo grandi cose”.

Quanto avete lavorato sulla difesa negli ultimi giorni?

Percentuali cambiano sempre, non c’è mai una roba fissa. Tu lavori, poi vedi che su qualche aspetto la squadra non ti piace in una gara”.

Luis Alberto sarà convocato?

“Si è convocato, ha fatto una settimana normale ed è convocato. Poi quante sono le partite in stagione? 38? 38 per 3, un punto o zero è come vedo io il calcio. Ci sono 38 gare, si tirano fuori le somme alla fine e si vede dove si arriva. Io il calcio lo vedo in questo modo qua”.

Come etichetta il fatto che la squadra non riesca a battere le big?

“Un’etichetta sbagliata dopo 10 giornate… Non si parla in questo modo. Abbiamo fatto due gare di primo livello con Juve e Roma, poi un livello buono con Monza e Genoa, più due di Coppa con la Juve. La sua analisi è sbagliata dal punto di vista delle difficoltà delle partite fatte. Se lei inizia e dice così è sbagliato. Noi abbiamo affrontato queste gare qua e mi dice che abbiamo giocato contro tutte piccole. Genoa e Monza fuori casa sono gare difficili, hanno fatto un grande campionato e hanno fatto le nostre stesse cose. Sono state partite toste. Si va là, si prepara la partita allo stesso modo, io le preparo così. Se vuoi fare il meglio possibile si guardano le cose concrete senza calcoli, senza etichette, senza pregiudizi, senza programmazioni, senza calcoli, senza tabelle. Questo è il calcio vissuto. Poi la sua domanda parla di un calcio diverso, di opinioni, chiacchiere, etichette, un calcio un po’ così. Domanda perfetta e risposta perfetta, lei parla di un altro calcio”.

Che ruolo può avere Isaksen nella Lazio del futuro?

“Isaksen ha avuto quei minutaggi là, è vero. Io lo stimo tanto, è un ragazzo con doti interessanti fisiche, mentali dal punto di vista della voglia di fare, di crescere e di imparare. Quello italiano non è un campionato facile, ma lui ha prospettive. Poi giocano in undici, io scelgo per il meglio della squadra e del club, ci sono anche altri giocatori. Tutti possono mostrare domenica dopo domenica, fa parte di questo sport. La stima c’è, poi il futuro lo vedremo insieme. Si cresce, si cambia, qualcuno scende e qualcuno sale, è il bello e il brutto di questo sport”.

Su Provedel e Mandas…

Provedel è il primo portiere e domani torna. Mandas ha fatto molto bene, siamo contenti per questo però Provedel è il primo portiere. E’ stato fuori, stava tornando e domani è in porta”.

 

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