A “Roma di Sera” torniamo a parlare della grande voragine che si è aperta al Quadraro e delle situazione in tutta Roma, piena di cavità nel sottosuolo.
“Intanto vi do la notizia in anteprima – dice l’Assessora ai Llpp e Mobilità del Municipio V Maura Lostia – che le 36 famiglie stanno per tornare a casa. I rilievi sulla stabilità della palazzina di via Sestio Menas, infatti, hanno dato esito positivo. I tecnici di Acea e del Campidoglio stanno lavorando per capire le cause, ma come vedete dalla immagini la buca è molto profonda. Non a caso siamo l’unico Municipio che ha un tavolo tecnico permanente sulle voragini, proprio perché siamo il territorio più a rischio. Non è sempre possibile sapere cosa c’è sotto le strade, le mappature sono parziali e mano a mano le stiamo integrando”.
“Roma è piena di cavità – spiega la Dott.ssa Stefania Nisio, geologa e Resp.le ricerca di “ISPRA” – perché nei secoli si è scavato tanto sotto per prendere materiale, come tufo e non solo, per costruire le case. Poi si è ricoperto, ma questo fa sì che se non ci sono stati studi precedenti di sottoservizi e altro, allora non si conosca neppure ‘entità dei cosiddetti sinkholes. Soltanto lo scorso anno si sono aperte 100 voragini… Noi facciamo lavoro di ricerca che è disposizione delle amministrazioni”.
A Piazza Venezia oggi sono stati ripiantati una decina di grandi pini, come aveva promesso l’Assessora Alfonsi nei mesi scorsi, quando altrettanti crollarono fortunatamente senza feriti. Il Campidoglio è stato di parola?
“Sì e ci fa molto piacere – risponde Jacopa Stinchelli, della Rete “Difendiamo i Pini di Roma”, che da mesi pressa l’amministrazione sul tema delle alberature – ma senz’altro le nostre pressione per rimettere i pini simboli di Roma, e non altro, sono servite. Sono appena andata e vedere e mi fa piacere che ci sia un’autobotte che li sta già annaffiando… In generale il Campidoglio minaccia 35mila alberi da abbattere, secondo noi è un dato assurdo, anche se li sostituiranno. Siamo in tanti a continuare a chiedere perizie precise e lavori fatti bene, perché gli alberi sono patrimonio di tutti ed è inaccettabile vedere scempi e abbattimenti immotivati, come accade troppo spesso. Noi non molleremo la nostra battaglia”.
Sul pagamento dell’occupazione di “dehors” e pedane di bar e ristoranti all’aperto, stavolta a protestare è la “CNA Commercio” di Roma, come spiega il Presidente Federico Mondello.
“Il problema – dice – è che stanno arrivando bollettini trimestrali arretrati, in ritardo, da pagare tutti insieme. Ma non è possibile per un piccolo commerciante saldare due rate magari da diecimila euro tutte insieme. Chiederemo la rateizzazione, ma il dato peggiore è che non c’è abbastanza dialogo con l’amministrazione. Noi siamo sempre disponibili e torniamo a dire che i dehors in tanti quartieri hanno ridato luce alla città, mentre su quelli abusivi è il Campidoglio a doverli colpire”.
A chiudere la puntata il “Punto Trasporti” con Andrea D’Emidio di “Odissea Quotidiana”.
Felice Pasqua a tutti voi! E appuntamento con Andrea Bozzi a martedì prossimo.