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Ferruccio Casamonica muore in carcere a Lecce: era stato condannato a 25 anni per mafia

Ferruccio Casamonica muore in carcere a Lecce: era stato condannato a 25 anni per mafia
l'operazione "Noi proteggiamo Roma"

E’ morto ieri nel carcere di Lecce Ferruccio Casamonica ritenuto uno degli esponenti di spicco del clan, arrestato nell’operazione “Noi proteggiamo Roma” e condannato lo scorso dicembre a 25 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso dal Tribunale di Roma.

Ferruccio Casamonica muore in carcere a Lecce: era stato condannato per mafia

Per il 73enne diabetico e affetto da demenza senile, riporta il Messaggero, il legale aveva chiesto lo spostamento della custodia ai domiciliari. Richiesta rigettata. Secondo il magistrato “le pur precarie condizioni di salute del condannato, peraltro sufficientemente gestite in ambito inframurario, non possono comunque giustificare la sua scarcerazione”.

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La procura ha disposto l’autopsia per Ferruccio Casamonica fratello di Vittorio noto per i celebri funerali celebrati a Roma in zona Don Bosco.

L’inchiesta

L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Roma nel 2020 aveva portato all’operazione ‘Noi proteggiamo Roma’, con diversi arresti, tra cui Ferruccio Casamonica, facendo emergere le attività di usura ed estorsioni da parte del clan.

In un’intercettazione agli atti si diceva: “devono fare entrare organizzazioni forti a Roma, ecco perché ci vogliono distruggere a noi! la camorra e la ndrangheta. Gli dà fastidio perché noi proteggiamo Roma”.

Tra le intercettazioni depositate agli atti anche quella di Ferruccio Casamonica che davanti alle giustificazioni di un usurato, si esprimeva senza mezzi termini su quali fossero le conseguenze in caso di mancati pagamenti: “Senti, mo scenno… lo sai dove te butto io a te? … mò te darei na bastonata in testa.. te spaccherei la testa!!… le mascelle te romperebbi io!”.