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Agricoltori in Campidoglio con la mucca Ercolina: annunciate 5 giornate di mobilitazione nazionale

Agricoltori in Campidoglio con la mucca Ercolina: annunciate 5 giornate di mobilitazione nazionale
la protesta in Campidoglio - immagini pagina Facebook Altragricoltura

Manifestazione degli agricoltori in piazza del Campidoglio a Roma. Ospite speciale la mucca Ercolina, uno dei simboli delle manifestazioni del movimento. Ercolina è entrata in piazza scortata dalle forze dell’ordine con la promessa che non avrebbe fatto danni.

Nessun problema in effetti per la mucca rimasta tranquilla al fianco del proprietario durante la protesta organizzata dal Coordinamento agricoltori e pescatori italiani a cui hanno partecipato diverse decine di manifestanti.

Agricoltori in Campidoglio con la mucca Ercolina

Striscioni, cartelli, bandiere tricolore ma anche volantini con i prezzi degli ortaggi e il rincaro dal produttore al consumatore. Il presidio di Torre in Pietra mette nero su bianco gli aumenti: dai broccoli, alla cicoria al latte e sottolinea “i prezzi aumentano per il consumatore ma non per il produttore”.

volantino prezzi agricoltori
il volantino del presidio Torre in Pietra

Tra gli slogan portati in piazza sugli striscioni si legge “Meno carri armati più campi coltivati” e ancora “Meno F16, più trattori”. Al sit in in piazza del Campidoglio hanno aderito delegazioni di agricoltori e pescatori da diverse parti d’Italia con l’obiettivo di lanciare un appello all’unità e un percorso di mobilitazioni nei territori della penisola. Progetto che è stato chiamato “Cento giorni per salvare l’agricoltura e la pesca e riaprire la speranza”.

Cinque giornate di mobilitazione nazionale, poi la manifestazione a Roma

“Saranno cinque giornate di mobilitazione nazionale, una ogni 15 giorni, che si faranno in tutti i territori regionali e in diversi presidi sui cinque temi che stiamo portando alla trattativa con il Governo” ha detto Gianni Fabris ai microfoni dell’Ansa.

I temi ha spiegato ancora Fabris sono “il controllo del mercato, i prezzi, i costi produttivi e il reddito, l’indebitamento delle aziende, il riequilibrio tra il diritto a produrre e la gestione ambientale del territorio e infine la democrazia sindacale e la sua sburocratizzazione”.

Dopo queste 5 settimane si ragionerà sulla convocazione di una manifestazione nazionale che sarà probabilmente di nuovo a Roma. “L’obiettivo è tornare con decine di migliaia di persone” ha concluso.