“Gentrification”, il fenomeno sociologico che ci racconta come cambiano le nostre città: qual è la situazione a Roma?
Ospite in collegamento dott. Roberto Giuliano, sociologo
La gentrificazione è un fenomeno che si manifesta nell’ambito della sociologia e indica un progressivo cambiamento, che avviene all’interno delle città. Gli abitanti scelgono di spostarsi in un’area urbana periferica, piuttosto che rimanere nel centro città, in quanto i valori degli immobili sono aumentati e il costo della vita nella metropoli risulta essere insostenibile. Coloro che rimangono nel centro città, fanno parte di quella classe borghese che riesce a sostenere le varie spese adeguandosi alla vita metropolitana.
La gentrification, in inglese, viene anche definita come un processo di imborghesimento delle città, che prima erano proprietà della classe operaia, la stessa che oggi vive nelle periferie.
Solo per citare qualche numero, nel nostro paese tra il 2012 e il 2022 sono sparite, complessivamente, oltre 99mila attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante; in crescita alberghi, bar e ristoranti (+10.275); nello stesso periodo, cresce la presenza straniera nel
commercio, sia come numero di imprese (+44mila), sia come occupati (+107mila) e si riducono le attività e gli occupati italiani (rispettivamente -138mila e -148mila).
Emblematico in tal senso il caso di Trastevere, dove il turismo oggi è di fondamentale importanza per le molte attività di ristorazione presenti, per i negozi di souvenir, come anche per le nuove botteghe di artigianato artistico; sempre più diffuse, negli ultimi anni, le attività commerciali a vocazione specificatamente turistica, che hanno provocato anche le lamentele dei residenti e di alcuni esercenti “storici”.
“Cambia non solo l’aspetto della città, in senso morfologico – ha spiegato Roberto Giuliano – ma anche il tessuto sociale. È come se le città di dividessero per comparti sociali, da una parte i ricchissimi, dall’altra le persone meno abbienti. Bisognerebbe, invece, cercare di fondere queste realtà per creare quella solidarietà sociale che è indispensabile in ogni contesto. Dovremmo ricordare che non esistiamo in quanto esseri individuali, ma in un ambiente di altre persone”.
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