Nell’ampio settore dei prestiti personali, ricco di variegate proposte pensate per le varie necessità delle persone o dei nuclei familiari, una delle forme più diffuse è sicuramente la cessione del quinto della pensione, un prestito personale non finalizzato a tasso fisso e a condizioni agevolate con caratteristiche sui generis.

La denominazione di questo particolare prestito merita un breve approfondimento; innanzitutto è facile intuire che si tratta di una proposta specificamente pensata per coloro che sono titolari di pensioni INPS o ex INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica), una vasta platea di persone.

Inoltre, il termine “quinto” fa riferimento al fatto che la rata mensile di rimborso non può eccedere il 20%, appunto un quinto, dell’importo mensile netto della pensione.

Vale la pena ricordare che, diversamente da vari altri prestiti personali, la cessione del quinto della pensione è un prestito che prevede condizioni agevolate; la gran parte degli istituti di credito infatti aderisce alla Convenzione INPS in base alla quale sono previste condizioni più favorevoli rispetto allo standard; ciò si concretizza con un tasso di interesse più contenuto rispetto alla media, un tetto massimo al TAEG, burocrazia più snella, trasparenza dei termini del prestito ecc.

Peculiarità che vale la pena di menzionare è che la rata mensile di rimborso non viene addebitata sul conto corrente del debitore come nel caso della maggior parte dei prestiti; l’importo mensile stabilito infatti viene trattenuto dall’ente previdenziale che lo verserà direttamente al creditore. Il pensionato quindi riceverà un assegno pensionistico decurtato della rata prevista dal contratto.

Cessione del quinto della pensione: la durata del prestito

La cessione del quinto della pensione rientra nella categoria dei prestiti a medio-lungo termine; la durata prevista, infatti, va da 24 a 120 mesi.

È opportuno precisare che la durata del prestito può essere influenzata dall’età del richiedente. Questo tipo di finanziamento prevede infatti che il pensionato non possa avere un’età superiore agli 85 anni al momento del pagamento dell’ultima rata prevista.

Un pensionato 74enne potrà quindi eventualmente richiedere un prestito decennale (avrà 84 anni quando finirà di pagare il suo debito), mentre un 79enne potrà al massimo chiedere una dilazione di 6 anni.

Cessione del quinto della pensione: garante o garanzia?

La richiesta di alcuni prestiti personali prevede la presenza di un garante; non è questo però il caso della cessione del quinto della pensione. Tuttavia, il legislatore ha previsto una forma di garanzia sia per l’istituto di credito che concede il prestito, sia per gli eredi del pensionato: la stipula di una polizza rischio vita.

Grazie a questa polizza, nel caso di decesso del debitore, sarà la compagnia assicurativa a farsi carico del debito residuo; in questo modo l’istituto di credito riceverà quanto previsto dal contratto senza doversi rivalere sugli eventuali eredi del pensionato.

In conclusione, se si è pensionati e si sta valutando la possibilità di richiedere un prestito per una qualsiasi necessità, vale la pena di considerare anche la possibilità di ricorrere alla cessione del quinto, dal momento che si tratta di un finanziamento con condizioni agevolate e che risulta sicuro per il creditore e per gli eredi.