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Il dramma di Cisterna di Latina: al centro della furia di Cristian Sodano un’altra Desirée dopo l’orrore del 2018

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Un altro tragico evento ha sconvolto Cisterna di Latina. Il giovane maresciallo della Guardia di Finanza, Cristian Sodano, 27 anni, è accusato di aver tentato di uccidere la sua ex fidanzata, Desirée Amato, 22 anni, riuscendo a provocare invece la morte della madre e della sorella di lei, Nicoletta Zomparelli e Renée Amato. Il quartiere in cui è avvenuto il duplice omicidio è lo stesso teatro di un’altra tragedia che ha lasciato il segno nella memoria collettiva, legata alla giovane Desirée Mariottini, violentata e uccisa nel 2018.

La strage di Sodano a Cisterna di Latina

Mentre le indagini sono ancora in corso per ricostruire gli avvenimenti di quella tragica giornata, emergono dettagli sulla personalità del finanziere e sul contesto familiare delle vittime, gettando luce su possibili motivazioni e dinamiche psicologiche che hanno portato a questa tragedia.

Il giovane maresciallo della Guardia di Finanza, Cristian Sodano, 27 anni, è il protagonista di un pomeriggio che avrebbe dovuto essere ordinario e si è trasformato invece in un incubo, lasciando dietro di sé una scia di dolore e disperazione.

La relazione finita male

Desirée, dopo aver interrotto la relazione con Sodano, ha trovato il coraggio di affrontare il suo ex compagno, ignara del pericolo imminente. Il giovane maresciallo, incapace di accettare la fine del loro rapporto, ha reagito con violenza, cercando di imporre il proprio dominio attraverso atti estremi.

Il quartiere, già segnato da precedenti tragedie, si trova ancora una volta al centro dell’attenzione mediatica, mentre la comunità cerca di elaborare il dolore e la confusione generati da questo evento drammatico.

Il caso Desirée Mariottini

La vicenda ha riacceso vecchie ferite e ha portato alla ribalta il tema della violenza di genere e delle relazioni tossiche.

Il riferimento è quanto accaduto a Desirée Mariottini, stesso nome, stesso centro abitato. La 16enne fu stuprata e uccisa nel quartiere San Lorenzo, a Roma, ma era residente a Cisterna di Latina.

La Cassazione ha descritto la morte di Desirée Mariottini come il culmine di una lunga serie di eventi criminali. Questa sequenza di eventi si è protratta per diverse ore e ha coinvolto la somministrazione di droghe alla vittima fin dalla mattina del 18 ottobre 2018, causandole un’overdose.