Si svolgeranno oggi pomeriggio nello stadio di Valmontone i funerali di Alexandru Ivan, il 14enne ucciso con un colpo di pistola il 14 gennaio scorso nel parcheggio del capolinea della metropolitana C a Pantano, a Monte Compatri alle porte di Roma.
Ucciso a 14 anni, oggi i funerali di Alexandru nello stadio di Valmontone
I funerali erano stati inizialmente programmati, sempre a Valmontone nella parrocchia Ortodossa di Santo Stefano. Ad ospitare la cerimonia sarà invece a partire dalle 14.30 lo stadio dei Gelsi di Valmontone. Un luogo capace di accogliere le centinaia di persone che interverranno per dare l’ultimo saluto ad Alexandru.
A scegliere di celebrare le esequie a Valmontone è stata la mamma del ragazzo “per la presenza della chiesa ortodossa dove il ragazzo fu battezzato e per la vicinanza al Comune di Labico dove verrà sepolto” spiega il comune.
Il via libera ai funerali è arrivato dopo l’autopsia con il nulla osta della procura al dissequestro della salma. La camera ardente è aperta dalle 11 nell’ospedale di Tor Vergata.
La viabilità a Valmontone nell’area dello stadio dei Gelsi
Per la celebrazione dei funerali il comune di Valmontone ha predisposto una viabilità alternativa nella zona dello stadio dei Gelsi con segnaletica informativa. Oggi martedì 23 gennaio dalle ore 12 alle ore 17, per consentire lo svolgimento del funerale sarà chiusa via Casilina, tra la rotonda dello stadio e la rotonda di città dello Sport. Percorso alternativo per via Genazzano e via Hiroshima. I parcheggi per chi vorrà dare l’ultimo saluto ad Alexandru si trovano presso la Città dello sport.
Le indagini
Proseguono le indagini dei carabinieri per ricostruire quanto accaduto quella sera e trovare chi ha sparato dall’auto nel parcheggio vicino alla fermata metro Pantano, colpendo a morte il 14enne.
Al momento, sono stati arrestati Corum e Dino Petrov, entrambi indagati per concorso in omicidio. Il primo si è presentato con gli avvocati dai carabinieri mentre il secondo è stato rintracciato e fermato a Treviso. Si sarebbe allontanato subito dopo l’omicidio e aveva trovato riparo presso l’abitazione di una zia.