A “Roma di Sera” il primo ospite è il Presidente del Municipio V di Roma Mauro Caliste. Nel “Parco Madre Teresa di Calcutta” sulla via Palmiro Togliatti si terra “Il Villaggio di Natale”, una settimana di concerti, eventi e solidarietà.
“E’ il principale evento natalizio – racconta – abbiamo riqualificato l’area che anche la vostra trasmissione aveva segnalato per il degrado e in questo modo lanciamo anche un segnale forte in quella zona, ma stiamo sostenendo tante altre iniziative sociali, soprattutto nei centri anziani a cui teniamo moltissimo”.
Ma Caliste non risparmia critiche al Campidoglio che ha inviato i Bilanci ai 15 Municipi, pur dello stesso colore politico, sopratutto per le mancate risorse per due “nuove” zone che entreranno nel suo perimetro amministrativo.
“Sono arrabbiato, non lo nego ai telespettatori e ai miei cittadini – attacca – perché il Comune sa bene che dal 1 gennaio 2024 due zone, già del Municipio IV e del Municipio VI, passeranno a noi, cioè Casale Caletto e i Grottoni. Stiamo parlando di altri 11mila nuovi abitanti e nel Bilancio non sono stati previsti fondi aggiuntivi per la manutenzione di quelle strade e soprattutto per il sociale di quei nostri nuovi concittadini. Domani non a caso faremo un Consiglio Straordinario proprio su questo. Il mio è un grido di aiuto perché ci devono aiutare ad affrontare i problemi anche di queste due zone”.
Nella seconda parte parliamo di un personaggio che ha lasciato il segno nella musica, nella Tv e nell’immaginario di tanti suoi ammiratori, Richard Benson. Una vita straordinaria la sua, raccontata ora da un Film-documentario dal titolo “Benson – La vita è il nemico”.
Collegati con noi il regista Maurizio Scarcella, il produttore della “Salastro Film” Andrea Pizzi Ardizzone e la vedova di Benson, Ester Esposito.
“Richard gridava sul palco, ma era una persona molto buona – racconta – abbiamo vissuto insieme tantissimi anni, amava la musica che conosceva benissimo, in tutti i generi, non solo il rock. Quando ci trovammo in difficoltà economica per la sua malattia, nel 2016, tanti amici fecero un concerto di beneficenza e Scarcella e la produzione indipendente ci hanno cominciato a conoscere e ad aiutare. Oggi sono molto grata a loro per questo bellissimo film che onora la figura di Richard”.
“Lo abbiamo seguito da vicino per 18 mesi – raccontano Scarcella e il produttore – conoscendolo bene e cercando di restituire nel film la sua straordinarietà umana e artistica. Anche Carlo Verdone lo volle in un film e un altro grande suo amico sera Massimo Marino, altro personaggio compianto dai romani che con Benson aveva un grande rapporto perché entrambi erano controcorrente, ma sapevano farsi amare tanto dal pubblico…”.