Un altro blitz degli ambientalisti di Ultima Generazione a Roma. Gli attivisti della Campagna “Fondo di riparazione” stavolta sono entrati in azione all’Auditorium Parco della Musica interrompendo l’esecuzione del “Messiah” di Handel, dell’Accademica Nazionale di Santa Cecilia.
Blitz degli ambientalisti all’Auditorium di Roma: interrotto il concerto di Natale
E’ successo ieri sera durante in concerto. In tre proprio al momento dell’Allelujah sono saliti sul palco, e si sono seduti mostrando magliette bianche con scritto “Fondo riparazione ora”, “Le note della catastrofe”, “Lo spettacolo non può continuare”.
In silenzio ai piedi del podio, accanto ai quattro solisti, sono rimasti lì fino alla fine del coro poi una di loro ha tentato di parlare ma è stata interrotta dall’arrivo della polizia che li ha portati via per identificarli.
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I motivi di Ultima Generazione
“Abbiamo interrotto questo concerto – spiega in una nota Ultima Generazione – per chiedervi di fermarvi e osservare veramente. Questo non è un Natale di gioia. Al contrario, l’umanità ‘ha aperto le porte dell’inferno’ come denunciato dal Segretario Generale dell’Onu”.
“Dobbiamo tutti riflettere – proseguono gli ambientalisti – sull’assurdità di continuare la propria quotidianità di fronte a guerre, diseguaglianze e disastri causati dall’emergenza eco-climatica. Chiediamo al pubblico di prendere coraggio e guardare l’emergenza attuale. Di prenderci delle responsabilità tutti insieme contro l’ennesimo governo indifferente ai problemi della popolazione”.
“L’alleluia sia davvero un messaggio di gioia”
Sul profilo Instagram di Ultima Generazione sono state postate le foto del blitz dove si vedono i tre attivisti, due ragazze e un giovane seduti ai piedi del podio del direttore d’orchestra.
“Händel, cinque minuti prima dell’Allelujah, – spiega Simone musicista 21enne – usa un’aria di basso con questo testo: “Why do the Nations so furiously rage together and why do the People imagine a vain thing?” Lo consideriamo un invito di Händel a intervenire per la pace e la serenità dei popoli, perché l’alleluia di fine secondo atto sia davvero un messaggio di gioia per tutto il mondo.”