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Incendio ospedale di Tivoli, domani o dopodomani lutto cittadino: “Per il pronto soccorso ci vorrà tempo”

Incendio ospedale di Tivoli, domani o dopodomani lutto cittadino: “Per il pronto soccorso ci vorrà tempo”

Pareti nere scrostate, cenere ovunque. Sono irriconoscibili gli ambienti dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli coinvolto in un incendio nel quale sono morti tre pazienti. Quello che era un luogo di cura è diventato un inferno venerdì sera. Tra le fiamme che distruggevano il pronto soccorso e il fumo che invadeva stanze e scale.

Tra caos e paura hanno agito soccorritori e sanitari, impegnati nell’evacuazione della struttura facendo fondo alle proprie risorse per trasportare in salvo i pazienti su lenzuola, materassi e anche portandoli in braccio.

Incendio ospedale di Tivoli, le indagini sul rogo

Una tragedia su cui si dovrà fare chiarezza e dare risposte ai parenti delle vittime un uomo di 86 anni e due donne, una di 84 anni e l’altra di 86 anni. Due ricoverati in medicina generale e una in medicina d’urgenza. “Nessuno è morto tra le fiamme” ha detto il procuratore capo Francesco Menditto.

La procura di Tivoli ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e incendio colposo. “Abbiamo acquisito numerose immagini dall’impianto di videosorveglianza – ha spiegato il procuratore Menditto – da cui abbiamo un quadro chiaro su quanto accaduto e che ci permettono di escludere al momento il dolo”.

I punti da chiarire

Tra i punti da chiarire le cause che hanno scatenato il rogo, che ha coinvolto anche un’area dove sono stoccati i rifiuti ospedalieri, e le procedure antincendio. Bisognerà accertare se l’allarme sia scattato in tutto l’ospedale e perché le porte tagliafuoco non si sono chiuse automaticamente come sembrerebbe. Altro interrogativo sulle luci di emergenza che non si sarebbero accese quando è saltata la corrente.

Lutto cittadino

Il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, ha annunciato che domani o dopodomani sarà istituito il lutto cittadino in memoria delle tre persone che hanno perso la vita durante l’incendio.

Alla comunità tiburtina il sindaco chiede “di stringersi intorno al lutto. E poi di fare attenzione a tutti i provvedimenti che saranno messi in atto dalle singole istituzioni competenti”.

Il pronto soccorso, sindaco Tivoli: “Ci vorrà tempo per ripristinarlo”

“Il Pronto soccorso eroga un servizio essenziale, ma quello avrà bisogno di un po’ più di tempo per essere ripristinato. Nel frattempo, sono in corso i lavori per l’allestimento di un punto di primo intervento all’interno della palestra. Le ambulanze faranno riferimento a quel punto” ha detto Proietti. “E’ un punto di primo intervento che potrà essere utilizzato anche per erogare le prestazioni più semplici”, ha chiarito il sindaco.

In corso allestimento Punto di Primo Intervento

La struttura all’interno della palestra Maramotti di Tivoli nelle vicinanze dell’ospedale, sarà predisposta come sede temporanea del Punto di Primo Intervento con attrezzatura per l’assistenza rianimatoria e la diagnostica di I livello. Sul posto mezzi per il trasporto sanitario assistito da personale medico I lavori per l’allestimento proseguono e nel pomeriggio inizierà l’installazione, da parte dei volontari della Protezione civile, di una tensostruttura esterna, che farà da supporto allo stesso presidio di primo intervento.

Il punto sull’ospedale, cosa accade ai servizi chiusi

La macchina organizzativa della Regione Lazio si è messa subito al lavoro per riorganizzare i servizi. La chiusura del Punto Nascita di Tivoli determina l’attivazione della rete perinatale, per cui le gravidanze a rischio saranno centralizzate verso i punti nascita del Policlinico Umberto I e Ospedale Gemelli-Isola Tiberina con l’Ospedale San Giovanni Addolorata, che in caso di situazioni di sovraffollamento svolgerà il ruolo di Centro di supporto. Le gravidanze non a rischio saranno accolte negli ospedali dei Castelli, Pertini, Vannini e S. Spirito.

La chiusura del Centro di Cardiologia-Emodinamica-UTIC dell’Ospedale di Tivoli determina la centralizzazione verso il Policlinico Umberto I dell’intera area, che comprende anche gli Ospedali Coniugi Bernardini di Palestrina e Angelucci di Subiaco. In caso di situazioni di sovraffollamento presso il Policlinico Umberto I gli Ospedali San Giovanni Addolorata, Vannini e Pertini assumeranno il ruolo Centro di supporto.

La chiusura dei laboratori analisi richiede l’individuazione di una struttura temporanea di supporto per assorbire il fabbisogno complessivo e esami diagnostici di II livello, che sarà indicata dalla Asl Roma 5 in base alle disponibilità sul territorio.

Oncologia operativa da domani all’ospedale di Colleferro

La Uoc di Oncologia sarà operativa da domani, 11 dicembre, dalle 14.30 presso il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale Parodi Delfino di Colleferro. Lo comunica la Regione Lazio spiegando che “i pazienti con visite programmate per il giorno, lunedì 11 dicembre, sono stati tutti avvisati telefonicamente”.

“Inoltre, – prosegue la nota – giornalmente verranno contatti tutti i pazienti al fine di garantire nei tempi previsti il programma terapeutico, le visite oncologiche verranno effettuate presso l’ospedale Angelucci di Subiaco e attraverso il Recup verranno contattati tutti i pazienti per programmare le visite di follow-up. Da domani verranno garantite tutte le prime visite oncologiche. I pazienti possono contattare la UOC di Oncologia all’indirizzo mail: dhoncologico.tivoli@aslroma5.it e al numero telefonico 3312698918 attivo dalle ore 8 alle ore 20.00”.