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Protesta contro il termovalorizzatore a Roma: cittadini e ambientalisti al Campidoglio

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Sabato 2 dicembre, una folla di cittadini e ambientalisti ha invaso la scalinata e piazza del Campidoglio in segno di protesta contro il piano rifiuti del sindaco Gualtieri e il controverso progetto del termovalorizzatore a Roma. L’iniziativa, organizzata dall’Unione contro l’inceneritore, ha visto la partecipazione di circa 1.000 persone, che hanno esposto striscioni di protesta e bandiere.

La protesta contro il termovalorizzatore

È stata l’ennesima manifestazione contro l’impianto da 600mila tonnellate previsto a Santa Palomba entro il 2028, il quale è oggetto di forti opposizioni da parte di comitati cittadini e ambientalisti.

Alessandro Lepidini, portavoce del Comitato No all’Inceneritore, ha commentato: “Lo avevamo detto che sarebbe stato il nostro giorno e il nostro giorno è stato. Abbiamo riempito piazza del Campidoglio di mamme e i loro figli, delle persone colpite, di striscioni e dei comitati tutti riuniti nell’Unione contro l’inceneritore. Era giusto essere qui perché davanti all’arroganza di chi ha pubblicato la gara a pochi giorni dall’udienza del Consiglio di Stato, abbiamo ritenuto necessario dare questa risposta.”

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La protesta in Campidoglio di cittadini e comitati contro il termovalorizzatore

La sentenza del Consiglio di Stato sul termovalorizzatore

La manifestazione si è svolta in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sui ricorsi presentati da vari comitati contro la realizzazione del termovalorizzatore. Si prevede che la sentenza possa essere emessa entro due settimane, data la procedura accelerata adottata.

L’assessora all’ambiente e al ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, ha difeso il progetto dichiarando che l’impianto di Santa Palomba sarà realizzato adottando le migliori tecnologie disponibili per garantire il rispetto dei limiti previsti per le emissioni in atmosfera e la tutela dell’ambiente da possibili inquinamenti. Ha inoltre sottolineato che il Piano Rifiuti di Roma prevede obiettivi ambiziosi per la raccolta differenziata, che non subirà rallentamenti a causa della costruzione dell’impianto.

Nonostante le proteste e le opposizioni, la giunta capitolina prosegue nella sua intenzione di realizzare il termovalorizzatore come soluzione per smaltire i rifiuti residui, evitando il ricorso alle discariche, considerate più inquinanti.