Un proiettile in una busta e un messaggio di minacce contro un giornalista di giudiziaria impegnato in inchieste su narcotraffico e criminalità nelle periferie di Roma. E’ quanto ha trovato tra la posta il Sindacato cronisti romani (Scr) che denuncia l’atto intimidatorio.
Roma, proiettile in busta chiusa e minacce a un giornalista di giudiziaria inviata alla sede del Sindacato cronisti romani
Il proiettile calibro 357 Magnum era infilato in una busta gialla plastificata, con francobollo raffigurante piazza della Repubblica, non affrancato. All’interno del plico, anche un foglio con quattro righe sgrammaticate, scritte al computer in caratteri maiuscoli, dal contenuto inquietante: “Questo è uno dei 6 che ficchiamo in testa al giornalista bastardo”. Nessuna firma. Nessun mittente.
“Il nuovo atto di intimidazione e gravissima minaccia fisica – spiegano Fabrizio Peronaci e Roberto Mostarda, presidente e segretario del Scr – è stato indirizzato a un giornalista romano di giudiziaria. La busta era stata recapitata nei mesi scorsi nella sede del Sindacato cronisti romani (Scr), indicato quale destinatario, ed è stata aperta oggi, al momento del ritiro della corrispondenza nei nuovi uffici di via delle Botteghe Oscure, dove si è trasferita la Federazione nazionale della stampa (Fnsi)”.
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Il cronista minacciato “ha svolto inchieste sulla criminalità nelle periferie romane”
“Proiettile, busta e foglio – aggiungono i sindacalisti – sono stati consegnati alle autorità di polizia, contestualmente alla presentazione della denuncia. Il cronista, espressamente citato nel testo per cognome, ha svolto numerose inchieste sulla criminalità nelle periferie romane, con particolare riguardo al narcotraffico“.
Nei primi sei mesi del 2023, secondo gli ultimi dati di Ossigeno per l’informazione, i giornalisti minacciati in Italia sono stati 234. “Solidarietà al collega e un’avvertenza: la libera informazione non si farà intimidire e continuerà a svolgere il proprio lavoro in ossequio a quanto previsto dall’articolo 21 della Costituzione” concludono Fabrizio Peronaci e Roberto Mostarda, presidente e segretario del Scr.
La solidarietà della Fnsi
Solidarietà dalla Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) “al collega destinatario delle minacce e a tutto il gruppo dei Cronisti romani. “Ci aspettiamo che quanto accaduto non sia sottovalutato dalle istituzioni – scrive il sindacato Controcorrente Lazio – che devono vigilare sulla sicurezza dei cittadini e sulla difesa dei cardini della democrazia, com’è la libertà di ricerca ed elaborazione delle notizie dei giornalisti. Giornaliste e giornalisti di Controcorrente Lazio esprimono piena solidarietà al collega minacciato e al Sindacato cronisti romani. Auspichiamo che le Forze dell’ordine chiariscano al più presto i contorni della vicenda e che vengano individuati e puniti i responsabili di questo grave atto”.