Sembra ormai diventata una farsa: è stato preannunciato l’ennesimo sciopero dei trasporti su scala nazionale, il quinto in due mesi, questa volta per Lunedì 27 Novembre. Durerà 24 ore ed è stato proclamato da Usb Lavoro Privato, Orsa e sindacati di base Sgb e Cub. Ovviamente c’è ancora una volta da mettere in preventivo ripercussioni sul servizio a livello locale, dato che aderiranno anche le segreterie laziali e romane. Atac preannuncia che le corse, lunedì, non saranno garantite dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Nel corso dell’ultima agitazione, Venerdì 17, i disagi si erano fatti sentire: ritardi e linee della metropolitana chiuse, come la C. Ora la nuova data, di Lunedì 27 Novembre. Ma perché si sciopera? Usb cita «il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, il superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti» ma anche «lo stop alle spese militari per la guerra in Ucraina». Invece Cobas, Adl, Sgb e Cub Trasporti reclamano «l’aumento salariale di 300 euro e la riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali.
