Importanti carenze igieniche e strutturali, ma anche l’utilizzo di acqua senza certificazione di potabilità. Sono alcune delle irregolarità scoperte dai Nas di Roma e Latina in un blitz scattato in tutta Italia nel corso di una campagna di controllo nel settore di produzione e commercializzazione dei vini.
Blitz dei Nas a Roma e Latina: sequestrati 10mila litri di vino
Nel corso delle ispezioni in provincia di Roma, in due cantine vinicole sono state riscontrate importanti carenze igienico-sanitarie e strutturali. In uno dei casi, il più grave, i Nas hanno proceduto alla sospensione immediata dell’impianto del valore di un milione di euro.
Sequestrati complessivamente 10.000 litri di prodotto vinoso, del valore commerciale di 20.000 euro, rinvenuto in eccedenza poiché non giustificato dai registri di giacenza.
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In provincia di Latina è stata disposta la cessazione immediata dell’attività di vinificazione ed imbottigliamento di un’azienda vitivinicola del sud pontino. Nella cantina i carabinieri del Nas hanno accertato gravi carenze igienico strutturali dei locali di vinificazione e l’utilizzo di acqua, estratta da un pozzo privato.
L’acqua priva della certificazione di potabilità era usata per il lavaggio delle strutture, delle attrezzature e dei recipienti. Il valore della struttura chiusa è di circa 100mila euro.
Ispezioni in tutta Italia
In tutta Italia sono stati sequestrati oltre 300.000 litri di prodotto in fermentazione o già trasformato in vino. 960 le ispezioni effettuate dai Nas durante le quali sono emerse 239 situazioni di non conformità, pari al 24%, percentuale, precisa il Nas influenzata dalle modalità di selezione degli obiettivi, individuati tra quelli che presentavano maggiore interesse operativo.
Segnalati 218 operatori: sequestrate 3 tonnellate di zucchero
A seguito delle irregolarità riscontrate, sono segnalati all’autorità sanitaria ed amministrativa 218 operatori della filiera del vino e contestate complessivamente 344 violazioni amministrative contestate, pari a 290.000 euro.
Gli interventi, svolti anche con il supporto tecnico dell’Ispettorato centrale per la qualità e repressione delle frodi (Icqrf), hanno consentito di individuare 17 aziende che, secondo il Nas, svolgevano “la propria attività in sedi produttive interessate da gravi carenze igienico-strutturali ed autorizzative, per le quali è stata disposta la sospensione delle attività”.
Le irregolarità hanno riguardato anche la detenzione di sostanze vietate negli stabilimenti enologici. Sono state sequestrate 3 tonnellate di zucchero, destinate ad aumentare la gradazione del vino.