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Gpa – Gestazione per altri: solidarietà o reato universale?

 

Gestazione per altri, utero in affitto, maternità surrogata, chi più ne ha più ne metta, Zaira Bartucca, giornalista, direttore di Recnews.it ha le idee chiare e non usa mezzi termini, per fortuna tale pratica è illegale in Italia.

Ciò non toglie però che è possibile praticarla all’estero, dietro pagamento, è possibile scegliere la madre da un catalogo, come si trattasse di scegliere un’automobile, uno smartphone o una vacanza, scegliere le caratteristiche del figlio, il sesso … E una volta che la madre partorisce, il neonato viene strappato dalle sue braccia e affidato ai “genitori”, che sarebbe meglio definire acquirenti, che a quel punto possono portarselo in Italia, anche se il riconoscimento non è scontato.

Gpa - Gestazione per altri: solidarietà o reato universale?
Gpa – Gestazione per altri: solidarietà o reato universale?

La proposta di legge di Fdi a firma di Carolina Varchi vuole trasformare la gpa (gestazione per altri) in “reato universale” emendando il comma 6 dell’art.12 sulle sanzioni con la frase: “le pene stabilite dal presente comma si applicano anche se il fatto è commesso all’estero”.

Su questo punto, Zaira Bartucca ha dei dubbi, primo perché il testo finale potrebbe differire, secondo perché la magistratura potrebbe mettersi di traverso con una serie di sentenze che si antepongono alla legge stessa.

Un altro aspetto importante è la differenza tra la Gpa commerciale e quella altruistica, in realtà la Gpa (gestazione per altri)  è sempre commerciale (perché comunque prevede un pagamento e, letteralmente, la vendita del malcapitato bambino).

Certo a qualcuno fa orrore la commercializzazione di un neonato, ma i media, le istituzioni europee e parte della politica italiana, la pensa diversamente.

Le conseguenze della Gpa per la madre naturale e il neonato

La donna diventa un oggetto, spesso indigente, si assume tutte le difficoltà di portare a termine la gravidanza per poi separarsi per sempre dal figlio. Spesso la pratica avviene in “cliniche dell’orrore”. Infine ci sono pericoli per la salute delle partorienti e la possibilità di non poter avere più figli.

Ma la cosa più atroce è che chi difende questa pratica parla di diritti delle donne, come se il bimbo non avesse alcun diritto, come se non fosse condannato alla sofferenza perché strappato dal corpo con cui ha vissuto in simbiosi per nove mesi ed affidato ad estranei. Un bimbo condannato a non conoscere mai la vera madre. Infine non dimentichiamo che alcune aziende offrono anche l’aborto in caso di “difetti” o di abbandonare il neonato in presenza di una anomalia, con la garanzia, in questo caso, di godere di un nuova Gpa (gestazione per altri) gratuitamente.

Nella seconda parte il “Messaggio al popolo italiano” di Mohamed Konaré e alcuni video sul fenomeno immigrazione, un connubio che ha funzionato molto bene ed è stato molto seguito nella precedente puntata.