Infermiera scaraventata a terra e ferita da una paziente dell’ospedale di Cassino. Nuovo caso di aggressione ai danni degli operatori sanitari in servizio all’ospedale Santa Scolastica. A denunciare il fatto è stato il sindacato Cisl Funzione Pubblica di Frosinone, spiegando che ieri un’infermiera in servizio nel reparto Spdc (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) è rimasta ferita dopo essere stata scaraventata a terra da una paziente arrivata dal Pronto Soccorso. La vittima avrebbe riportato fratture a un braccio e lesioni per calci e pugni.
Lesioni e fratture: 25 giorni di prognosi per l’infermiera aggredita
Secondo quanto ricostruito l’operatrice è stata aggredita fisicamente da una paziente che poco prima era entrata con accesso al Pronto soccorso. La degente si è scagliata contro l’infermiera che è stata gettata a terra con violenza. All’infermiera, immediatamente soccorsa, sono state riscontrate diverse fratture: la prognosi è di 25 giorni.
Cisl Fp Frosinone: “Gravissimo, serve più sicurezza”
Una vicenda che riaccende la discussione sulla sicurezza all’interno dei presidi sanitari. “Quanto accaduto all’interno dell’ospedale di Cassino è gravissimo” hanno affermato il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica di Frosinone, Antonio Cuozzo, e la Responsabile Cisl Funzione Pubblica del Polo D, Rosaria Piscopo.
“Ancora una volta assistiamo a un’aggressione subita da un operatore sanitario che stava svolgendo il proprio lavoro. Una vicenda che non può essere tollerata e che necessita di un intervento forte e immediato per risolvere questo annoso problema”.
“Occorre – proseguono i sindacalisti – che i vertici aziendali garantiscano maggiori controlli e più sicurezza soprattutto in quei reparti che sono maggiormente a rischio come il reparto di Spdc e del Pronto soccorso. Infatti, al di là della presenza di un unico vigilante non armato per l’intero presidio ospedaliero, al pronto soccorso è presente un punto di polizia solo nella mattinata e durante i giorni feriali. Questo non è ammissibile perché occorre garantire sicurezza 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.
E nei prossimi giorni dall’organizzazione sindacale partirà una nuova richiesta all’Azienda sanitaria. “Il prossimo primo maggio saremo tutti in piazza per la festa dei lavoratori – ha aggiunto Cuozzo – È necessario che alle molte parole che saranno pronunciate in quell’occasione seguano i fatti e, primo fra tutti, la sicurezza. Come organizzazione sindacale chiederemo, ancora una volta, ai vertici Asl di predisporre sistemi idonei di sicurezza per tutelare i nostri lavoratori e le nostre lavoratrici contro queste aggressioni”.
(eg)