Salgono a due gli indagati nel procedimento per l’omicidio di Thomas Bricca, avvenuto ad Alatri lo scorso 30 gennaio. Si tratta del nonno del 22enne sospettato di aver preso parte all’agguato nel quale è morto Thomas. Dovrà rispondere di favoreggiamento.

L’uomo avrebbe cercato, riporta il Messaggero, di “coprire” il nipote, indagato con l’accusa di omicidio volontario, rispetto all’alibi della sera del delitto. Il sospetto è che possa aver fatto sparire la scheda video delle telecamere di sicurezza della casa e smontato anche le stesse apparecchiature dell’impianto. Inoltre l’uomo avrebbe tentato di nascondere una pistola scacciacani trovata dagli investigatori durante i controlli nella zona delle Fraschette ad Anagni. Anche questo dovrà spiegare ai magistrati. 

L’uomo è il patrigno del padre naturale del 22enne, ma è anche, riporta il quotidiano romano, il padre naturale di colui che, precedentemente all’agguato in cui è morto Thomas, sarebbe stato umiliato restando “appeso” a una balaustra durante una lite.

Dubbi anche sull’alibi del nipote sulla sera in cui hanno sparato a Thomas Bricca. Il ragazzo ha riferito che in quei momenti era a tavola in un ristorante con familiari e amici. Tra l’omicidio e l’inizio della cena però ci sarebbe un buco di 30 minuti. Mezz’ora di vuoto tra gli spari a Thomas Bricca alle 20.30 circa e l’inizio della cena alle 21.

(eg)