Rafforzamento dei presidi a obiettivi ritenuti sensibili, quelli che potrebbero essere nel mirino degli anarchici protagonisti negli ultimi giorni di momenti di tensione, danneggiamenti in strada, ma anche assalti mirati a grandi aziende come la Tim di via Lanzo dove sono state date alle fiamme auto ferme all’interno del parcheggio.
Gli ultimi sabato sera in via Prenestina, lì sono stati incendiati cassonetti, danneggiate auto in sosta tra lanci di pietre e bombe carta contro la polizia. E’ attesa la decisione della Cassazione che il 24 febbraio stabilirà se Alfredo Cospito debba rimanere in regime di 41bis. L’anarchico ora detenuto nel centro clinico del carcere di Opera a Milano è in sciopero della fame da oltre cento giorni. Al momento le condizioni del detenuto sarebbero stabili, se dovesse peggiorare è possibile che venga trasferito in ospedale.
In attesa che la Suprema Corte si esprima, l’attenzione resta alta. Tanto che la Questura ha disposto una serie di rafforzamenti dei presidi a obiettivi ritenuti sensibili. Aumentata la vigilanza, riporta il Corriere della Sera, attorno alla cittadella giudiziaria di piazzale Clodio, al Palazzo di Giustizia, alla sede della Direzione nazionale antimafia in via Giulia, al ministero della Giustizia in via Arenula e al Viminale.
Massima attenzione anche per commissariati di polizia e caserme dei carabinieri, ma anche stazioni ferroviarie e strade ad alto scorrimento. Nell’elenco ci sarebbero anche scuole e università e sedi di importanti aziende nazionali, ma anche magistrati, imprenditori e responsabili delle forze dell’ordine. (eg)