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Roma, si presenta in banca con l’assegno e compra il Rolex da 15mila euro: ma è una truffa

immagine di repertorio

Una truffa degna di Arsenio Lupin quella messa a segno a Roma da un uomo insieme ai suoi complici. Tra telefonate deviate e una grandissima faccia di bronzo, il truffatore si è presentato per acquistare un Rolex da 15mila euro con un assegno circolare. Assegno verificato telefonicamente da un addetto della banca e dato come buono.

Peccato che nel controllo telefonico dall’altra parte non ci fosse la filiale del compratore, ma un suo complice che si è spacciato per un impiegato e ha rassicurato che l’assegno era valido e coperto. Tutto falso, ma il venditore lo ha scoperto troppo tardi.  Ormai la valigetta con il prezioso orologio era già lontana.

L’incredibile messa in scena, riportata oggi da La Repubblica, è iniziata con un signore interessato al Rolex messo in vendita on line. L’appassionato di orologi chiama e chiede di poterlo acquistare subito con un assegno circolare. Niente contanti né bonifici, perché sta arrivando a Roma da Milano e ci tiene tanto ad accaparrarsi l’oggetto del desiderio.

Il proprietario del Rolex si consulta con la sua banca che per tranquillizzarlo gli propone di andare con l’acquirente in filiale e verificare sul posto. Cosa che incredibilmente accade. Il truffatore si presenta con l’assegno e aspetta le vengano eseguite le verifiche. Viene anche chiamata la banca del cliente che conferma la bontà dell’assegno.

All’altro capo del telefono però non c’è la banca ma un complice del truffatore che è riuscito ad inserirsi sulla linea. Come? Secondo le indagini sarebbe riuscito ad agganciarsi ad un cabinet Telecom deviando la telefonata verso qualcuno pronto a dare sostegno alla tesi del truffatore.

Alla vittima non resta che denunciare. Ma gli elementi raccolti fino ad oggi non fanno ben sperare. Il cellulare del compratore è intestato a un immigrato e la carta d’identità con cui si è presentato è totalmente falsa, tanto quanto il nome dato durante la trattativa. (eg)