E’ stato chiuso il bar di via Quaglia a Tor Bella Monaca teatro di una spedizione punitiva del clan Moccia contro tre tunisini. Una serata di follia quella dello scorso 23 ottobre dove un gruppo di sei persone ha picchiato e minacciato le vittime concludendo poi il blitz con spari in aria. Le indagini hanno poi portato all’arresto, da parte dei Carabinieri, lo scorso 28 dicembre, di 6 persone, tra cui un appartenente alla famiglia Moccia, per minaccia aggravata, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Ora al titolare del bar in via Paolo Ferdinando Quaglia è stato notificato un provvedimento di sospensione della licenza emesso, su richiesta degli stessi Carabinieri, dal Questore di Roma, con conseguente immediata chiusura dell’esercizio per 15 giorni.
Il bar sarebbe abituale ritrovo di persone pregiudicate e pericolose dedite all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti e luogo di eventi atti a minare l’ordine e la sicurezza pubblica. Inoltre, sempre i Carabinieri, a seguito di un controllo amministrativo del 27 ottobre 2022 con personale dell’ASL Rm2, avevano già sospeso l’attività per gravi carenze igieniche e per il rinvenimento all’interno dei locali di alcune dosi di hashish.
La spedizione punitiva
Secondo quanto ricostruito lo scorso 23 ottobre, un commando di sei soggetti, di cui uno armato di pistola, ha messo in atto una vera e propria spedizione punitiva contro tre cittadini tunisini, minacciandoli e colpendoli con calci e pugni. In pochissimi secondi, il bar, a quell’ora molto affollato, si è svuotato, ma nessuno dei presenti ha contattato le forze dell’ordine. Al termine dell’azione, sono stati esplosi anche dei colpi di pistola in aria: su un balcone di un palazzo che affaccia su via Quaglia è stata trovata un’ogiva e un foro di proiettile nella vetrata.
E’ stato presto chiaro che non si trattava di un episodio isolato, soprattutto per i precedenti di alcuni appartenenti al commando e per il fatto che due dei tre cittadini tunisini erano stati già in altre occasioni feriti con colpi di pistola. A seguito delle serrate indagini dei Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, la Procura della Repubblica di Roma ha richiesto al GIP l’emissione delle misure cautelari in carcere per 6 persone, condotti presso le case circondariali di Roma Rebibbia e Regina Coeli. (eg)