Alessio D’Amato sarà il candidato alla presidenza della Regione Lazio del Pd e del Terzo polo. L’assessore alla Sanità uscente ha dato la disponibilità a candidarsi “a partire dal mio partito e dall’intera coalizione del centrosinistra che l’ultima volta ha vinto le elezioni regionali” ed è pronto ad affrontare le primarie qualora si decidesse di farle “l’importante è fare presto”. Bruno Astorre segretario Pd Lazio dopo aver annunciato D’Amato come “candidato del Pd con una preferenza espressa anche da Calenda” ha spiegato che “martedì si riunirà la direzione regionale. Sarà la coalizione a decidere se fare le primarie, probabilmente la prossima settimana”.

Sulla scelta di D’Amato il leader di Azione Carlo Calenda ha spiegato che “come la Moratti in Lombardia penso che le persone si valutino per le cose che fanno, non per le etichette, e sono stati entrambi bravi assessori regionali alla Sanità”. Sulle primarie Calenda ha poi aggiunto: “Non partecipiamo alle primarie della sinistra, se vogliono farle le facciano, ma è meglio darsi una mossa”. Il segretario Pd Lazio ha spiegato inoltre che sull’ipotesi di primarie “lavoriamo perché ci siano anche Verdi e Si”.

Alessio D’Amato è in campo e accetta la sfida del post Zingaretti che oggi si è dimesso dopo dieci anni alla guida della Regione Lazio. Il governatore lascia senza indicare nomi sul possibile successore ma fa un appello: “Fate le scelte che volete ma siate uniti”. (eg)