È stato registrato un calo degli interventi di manutenzione straordinaria del Servizio giardini e dello sfalcio dell’erba, soprattutto in alcuni municipi. L’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma (Acos) ha lanciato l’allarme accendendo  riflettori su questo tema. Nell’indagine che viene svolta annualmente si notano alcune caratteristiche della qualità della vite e dei servizi pubblici locali nella Capitale sempre più preoccupanti.

Il calo degli interventi che Roma sta registrando è dovuto al ricorso sempre più frequente agli appalti esterni perché c’è carenza di organico del servizio giardini comunali. «I dipendenti con la qualifica di giardiniere, storicamente figure d’eccellenza della Capitale, sono via via diminuiti – si può leggere nel report dell’Agenzia – mentre è aumentato il ricorso ad appalti esterni per servizi e forniture». Negli ultimi anni «grazie alle nuove assunzioni, il corpo dei giardinieri in forza presso il Servizio giardini è tornato quasi ai livelli del 2010, attestandosi nel 2021 a quota 342 unità», scrive l’Acos.

Il problema è che i nuovi addetti non sono in numero sufficienti per rilanciare l’attività in maniera adeguata. Parlando di numeri, sono 550 gli interventi di manutenzione straordinaria del verde, molti meno rispetto ai 1.119 del 2020.