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Dark web, nuove perquisizioni nel black market della droga: 5 indagati e un arresto

Proseguono le indagini delle Fiamme Gialle per smantellare le nuove “piazze di spaccio” sul dark web. Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma ha individuato altre persone coinvolte nella gestione del noto black market chiamato “Berlusconi Market”. Piattaforma di vendita on-line di ogni genere di merce illegale, soprattutto droga. Sono scattate così cinque nuove perquisizioni: mentre uno dei soggetti è finito ai domiciliari.

L’indagine

L’indagine partita a maggio 2019, aveva consentito di identificare un vendor di sostanze stupefacenti attivo nel mondo del Dark Web attraverso i portali di vendita on-line, e si era conclusa con il sequestro di un ingente quantitativo di droga e l’arresto del vendor e degli amministratori del Black Market. Il mercato funzionava con le stesse modalità di un normale sito di e-commerce, con la differenza che gestiva e promuoveva la vendita di prodotti di natura illecita, sfruttando l’anonimato del protocollo Tor, caratteristico del Dark Web.

L’arresto dei tre amministratori del Market

Le successive indagini, svolte anche nel mondo delle criptovalute, le monete virtuali molto diffuse nel mondo dell’illegalità connessa ai traffici illeciti nel Dark Web, hanno consentito di individuare altri soggetti coinvolti negli affari illegali derivanti dalla gestione del Berlusconi Market. Con l’indagine era stato infatti sgominato un sodalizio criminale che gestiva questo importante Black Market. Grazie all’arresto dei tre soggetti amministratori era stato quindi possibile rendere inoperativa questa risorsa. Vera piattaforma di vendita on-line di merci illegali, principalmente sostanze stupefacenti. Esempio evidente della progressiva migrazione delle “piazze di spaccio” dai luoghi fisici ai luoghi virtuali, non meno insidiosi e pericolosi.

Perquisizioni

Gli elementi raccolti nel corso delle indagini hanno adesso consentito all’Autorità Giudiziaria di Brescia di emettere appositi provvedimenti restrittivi. Arresti domiciliari per un soggetto residente nella provincia Barletta-Andria-Trani, e perquisizioni a carico di altre 5 persone residenti in Puglia e a Brescia.

Sequestrati pc e smartphone

I personal computer, notebook e smartphone sequestrati nel corso dell’attività saranno esaminati secondo le migliori tecniche di analisi forense. Per ricostruire sia le attività illegali compiute attraverso il Black Market che i movimenti di valuta virtuale connessi agli scambi illegali realizzati con la piattaforma. I Bitcoin e i Monero sono infatti le monete virtuali molto diffuse nel mondo dell’illegalità connessa ai traffici illeciti nel Dark Web e alle attività di riciclaggio di “denaro sporco”. Attività in grado di rendere guadagni di migliaia di euro mensili.

Come funzionano i Black Market

I Black Market del Dark Web sono risorse informatiche accessibili solo utilizzando browser che consentono di navigare in rete in completo anonimato (browser TOR con dominio.onion). Le risorse del Dark Web non vengono indicizzate dai comuni motori di ricerca e non sono registrate presso i pubblici registri dei domini in quanto finalizzate a garantire l’anonimato degli utenti che vi navigano. Per ottenere questo risultato la connessione viene fatta “rimbalzare” tra più server, ubicati in Stati diversi, chiamati nodi, in modo da rendere pressoché impossibile rintracciare la sua reale origine. Inoltre, i dati scambiati vengono criptati tra un nodo e l’altro. L’accesso non è libero ma ristretto agli utenti accreditati.

I rischi per chi compra nel dark web

I Black Market si presentano come un vero e proprio mercato on-line in cui i numerosi venditori (vendor) pubblicizzano e propongono in vendita merci e servizi illegali. La creazione di un account su tali portali è impostata su username e password, in totale anonimato. Considerando la peculiarità della merce posta in vendita, l’utilizzo dei Black Market rende estremamente pericolose le risorse in questione. Poiché si rivolgono ad una vasta platea di acquirenti e venditori, essendo accessibili da soggetti di tutto il mondo e di qualsiasi fascia di età. Peraltro, l’acquisto di merce illegale sui Black Market, oltre a ad essere illegale, espone gli acquirenti a ulteriori rischi. I dati personali condivisi con soggetti privi di scrupoli possono riutilizzarli in altri contesti illegali. C’è anche il rischio concreto di “infettare” i propri apparati informatici con virus e malware dannosi. Per non parlare dell’eventualità che i prodotti acquistati siano diversi da quelli attesi o che la merce ordinata non venga recapitata affatto. (e.g.)