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Colpito da un fulmine sul Gran Sasso, si spera per le condizioni di Simone

La prognosi è ancora riservata, ma sulle condizioni di Simone Toni 28enne di Tivoli colpito da un fulmine durante una gita sul Gran Sasso c’è cauto ottimismo. La buona notizia è che le condizioni dell’escursionista per ora resterebbero stabili. Fondamentale l’intervento dei soccorsi, arrivati in elicottero nelle vicinanze dell’osservatorio astronomico di Campo Imperatore dove i compagni d’escursione avevano trasportato Simone dopo l’incidente.

I due amici un 24enne e un 28enne entrambi di Roma sono stati sbalzati dal fulmine che ha colpito in pieno Simone durante il ritorno verso l’auto. L’incidente sarebbe avvenuto proprio mentre il gruppo sorpreso dalla pioggia stava tornando al parcheggio. Il ragazzo è stato quindi trasportato dagli amici a 600 metri d’altitudine dove è arrivato l’elicottero con il medico che gli ha praticato una cricotiroidotomia, intervento d’emergenza che si effettua quando non è possibile eseguire un’intubazione per via orale o nasale. Poi in volo all’ospedale San Salvatore de L’Aquila dove è ricoverato nel reparto di terapia intensiva e tenuto in coma farmacologico. La terribile scarica elettrica gli ha provocato un arresto cardiaco e diverse ustioni di media entità sul corpo.

Ricoverati nello stesso ospedale, ma dovrebbero essere dimessi presto, i due amici che gli hanno prestato i primi soccorsi e trasportato in spalla Simone in un luogo sicuro. “Se non ci fossero stati loro – ha detto Gianni Toni, papà di Simone al Messaggero – mio figlio sarebbe morto. Era la prima volta che saliva sul Gran Sasso, ma conosceva la zona dell’Aquila. Sono saliti con il sole, così mi è stato detto dai soccorritori, poi quando hanno visto il tempo peggiorare sono scesi”.

E.