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Acilia, gli sparano perché chiedeva soldi per tenere la droga: 5 arresti anche la vittima

Per oltre tre anni aveva custodito in casa la droga di altri, un disturbo per il quale chiedeva mille euro al mese. Un totale di 40mila euro che ora però pretendeva. La vittima dell’estorsione ha quindi deciso di risolvere la questione assoldando un killer che lo mettesse a tacere definitivamente. Un spaccato di malavita con sullo sfondo il traffico di droga e come protagonisti 5 soggetti del giro romano. Quattro finiti in carcere per tentato omicidio e uno per estorsione. 

L’agguato

Tutto inizia il 22 ottobre 2020 ad Acilia, quando un uomo, a bordo di uno scooter, spara ad un 45enne del posto, che si trova in sella ad una bicicletta. La vittima, sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, è riuscita a salvarsi, nonostante uno dei proiettili gli abbia sfiorato il cuore. 

Le indagini

Un delitto maturato nell’ambito dei traffici illeciti di droga. Dalle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma – D.D.A., è emerso infatti che il ferito (arrestato nel 2017 perché trovato con 220 grammi di cocaina) pretendeva ogni mese circa 1.000 euro  come risarcimento e mantenimento. Un totale di circa 40.000 euro che gli sarebbero “spettate” per aver custodito la droga per conto di altre persone. La vittima di questa estorsione, gravemente indiziato di essere il “mandante” del tentato omicidio, avrebbe ingaggiato dei “killer” per uccidere il 45enne ed evitare i pagamenti. Il 45enne è stato perciò arrestato per estorsione. Utili alle indagini le analisi di alcune chat crittografate, estrapolate da speciali dispositivi per cui è stato necessaria la collaborazione di Europol.

Tra gli arrestati il boss amico di Diabolik

Due dei quattro indagati coinvolti nel tentato omicidio (un italiano 34enne, con un passato da calciatore professionista, già arrestato perché trovato in possesso di ben 27 chilogrammi di cocaina e un albanese 36enne) si trovano già in carcere, poiché coinvolti in un’altra indagine per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo quanto emerso il 36enne albanese sarebbe il “narcos” Elvis Demce legato in passato a Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, ucciso il 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti.

E.