Anno nuovo, aria nuova. È con questo spirito che a partire dal 2022, in molte grandi città italiane ritornerà in vigore lo stop alle auto inquinanti dopo il provvisorio allentamento delle briglie a causa della pandemia. L’obiettivo è evitare quello che è spesso accaduto in passato, ovvero uno sforamento sistematico dei limiti di particelle inquinanti pm10 che potrebbe portare a pensanti sanzioni dall’Europa. I veicoli in questione sono quelli classificati euro 4, con un blocco che sarà permanente in varie regioni del nord come Piemonte e Lombardia. A Roma, città spesso ai vertici delle classifiche per smog, è in arrivo la delibera sul piano di qualità dell’aria con la discussione in Consiglio prevedibile a inizio nuovo anno. E l’impatto sui cittadini sarà enorme: lo stop sarà valido in tutta la fascia verde, vale a dire il 70% della città entro il raccordo anulare, e le auto sotto i riflettori sono circa 10 milioni, pari al 53% del totale di immatricolazioni. La volontà di Gualtieri potrebbe essere quella di rallentare il processo, per semplificare la vita ai cittadini, ma il percorso è ormai segnato. E il conto è semplice: le vecchie auto andranno sostituite con veicoli più ecologico. In alternativa, un romano su due non potrà circolare.