Pazza Lazio amala. Va sotto due volte, ma recupera la gara: prima con Ciruzzo bello a papà poi Pedro pe, prima che Milinkovic con un arcobaleno imponga la regola del tre. C’è tempo per due espulsioni: prima Patric – sicuramente il peggiore in campo per i padroni di casa – e poi Molina rendono il finale di gara una corrida. È un ispirato Basic a pennellare la traiettoria giusta che lascia la difesa dell’Udinese di sasso e permette a leone Acerbi di staccare di testa e firmare il sorpasso. Non è Italia-Germania ma Lazio-Udinese, in un giovedì di dicembre, dove la sofferenza fa spazio al cuore, per gridare Lazio ti amo per sempre. Amare la Lazio è sofferenza pura e al minuto novantotto arriva il pareggio di Arslan a lasciare tutti con l’amaro in bocca. Lazio che chiude in nove, un punto che non serve a nessuno e porta la squadra di Sarri al nono posto in classifica