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    Rifiuti Roma, due settimane per tornare a livelli ordinari: l’annuncio di Ama

    immagine di repertorio

    Secchioni strapieni, rifiuti in strada, miasmi insopportabili. Lo scenario che da mesi attanaglia Roma andrà avanti per altre due settimane, a meno di brutte notizie dalle discariche fuori Regione che potrebbero allungare i tempi. Lo annuncia Stefano Zaghis, amministratore unico di Ama: “Se i flussi di sbocco rimarranno stabili per altre 3 settimane, da oggi rimangono 15 giorni per recuperare”, ha detto.

    Il ritardo sulla tabella di marcia si allunga ogni giorno di più. Ama prevedeva infatti di tornare a livelli ordinari già dai primi di luglio, ma il ponte di San Pietro e Paolo prima, e la rottura del trituratore del Tmb di Viterbo poi, hanno fatto slittare il ritorno alla normalità. E a pagarne le conseguenze sono i cittadini.

    I rifiuti sono sempre lì, in strada. A volte incendiati da piromani esasperati. Dal 1 giugno al 4 luglio i vigili del fuoco hanno contato 61 interventi per i rifiuti dati alle fiamme. Nell’ultima settimana sono stati 10 i roghi, divampati a ogni ora della notte. Il fenomeno è più frequente nei quartieri dove la raccolta rifiuti è ferma da tempo, come Ostia, La Rustica, Nomentano e Ostiense.

    E mentre Ama è chiamata a recuperare la strada persa negli ultimi mesi, ora rischia anche una penale. A Settebagni, quartiere del quadrante Nord di Roma, la raccolta differenziata è stata accantonata e sono tornati i cassonetti in strada. Ma nonostante questo i disservizi persistono e il Dipartimento Ambiente ha intimato ad Ama di prendere provvidenti per evitare che il servizio degli ultimi mesi non venga pagato.