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Scuola, il 29 gennaio si sciopera: le denunce dei Cobas contro il governo… 

Puntuale, della serie non manca mai, come se non avesse già abbastanza di suo, ecco per il prossimo 29 gennaio, lo sciopero della Scuola. La mobilitazione interesserà tutte le categorie e settori lavorativi pubblici.

Le associazioni sindacali: “Siamo costretti a lavorare in condizioni di disagio e pericolo”

A spiegare le cause che hanno portato a questa scelta, attraverso i portali delle Associazioni Sindacali S.I. Cobas, viene chiarito che

La pandemia non allenta la sua morsa e diventa una condizione per lo smantellamento della istruzione pubblica. Nessun atto concreto a sostegno alla Scuola Pubblica, solo vuoti e non realizzati annunci di potenziamento. La didattica a distanza, con i computer, causa solo l’aumento del divario tra alunni di diverse classi sociali . Il Governo decide di riaprire le scuole, ma le decisioni prese (solo il 50% degli alunni per classe, a turno) non tutelano in alcun modo gli alunni delle classi popolari che hanno spesso difficoltà di seguire le lezioni da casa, perché non hanno spazio o perché non hanno i mezzi per collegarsi in maniera efficiente”. Oltretutto, prosegue il comunicato, “Alla carenza di personale si è fatto fronte con le ‘assunzioni per Covid-19’. Per il governo il lavoro può essere solo precario e ripropone contratti a tempo determinato e interinali al pari degli imprenditori privati. Come se non bastasse viene pagata a questi lavoratori solo una mensilità su tre. Molti diranno che non si debba far sciopero in questo periodo. Per queste persone noi dobbiamo lavorare alle loro condizioni di disagio e pericolo, ma se possiamo lavorare possiamo anche scioperare: Per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati! Per la tutela e la sicurezza degli alunni e delle lavoratrici e dei lavoratori. Per aumenti salariali! Per adeguamento dell’organico alle maggiori necessità di questo periodo di crisi!

Intanto il Miur chiede alle scuole di compilare delle schede… sui sindacati

Ovviamente i primi ad essere stati avvertiti sono stati maestri ed insegnanti, che hanno così appreso via email, dello sciopero che andrà ad interessare dell’intero comparto Istruzione e Ricerca – Sezione Scuola, indetto per il  prossimo 29 ma, nel caso volessero aderire alla protesta, debbono informarne la scuola d’appartenenza non oltre il 25 gennaio!

Per la circostanza, come dicevamo, attraverso una mail, il MI ha informato che “L’Ufficio Gabinetto del MI inoltre, specifica quanto segue: ‘Nella consapevolezza che la vicinanza temporale dello sciopero in oggetto con la recentissima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 8 del 12 gennaio 2021 dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali in caso di sciopero nel Comparto Istruzione e Ricerca, renda ancor più difficoltosa la piena attuazione degli adempimenti previsti, si confida che, per quanto possibile, siano adottate gradualmente le misure utili necessarie”. Quindi, un passaggio ‘curioso’, che rivolto agli istituti scolastici li esorta “per agevolare l’obbligo di informazione, viene messa a disposizione delle scuole una apposita scheda precompilata con i dati di carattere generale che potrà essere completata con le sole voci di competenza specifica (dati della scuola – % dei voti raccolti dalla lista del sindacato nelle ultime elezioni RSU, se presente – % di adesione registrata nella scuola durante gli scioperi precedenti organizzati dal medesimo sindacato). A partire dal giorno 18 gennaio p.v., la predetta scheda sarà resa disponibile mediante la funzione di comunicazione presente nell’applicativo ‘Rilevazione scioperi WEB’”.

Max