E’ morto ieri, all’età di 92 anni, Citto Maselli, regista che ha firmato film come e Il sospetto con Gian Maria Volonté (1975), La donna del giorno (1956), Gli indifferenti (del 1964, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia) e I delfini (1960).
A dare l’annuncio della sua morte è stato Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista: “Con grande dolore debbo comunicare che è morto il compagno Citto Maselli. L’ho appena appreso dalla moglie, Stefania Brai, che gli è sempre stata vicina e a cui va l’abbraccio solidale di tutte le compagne e i compagni del Partito”.
Domani, giovedì 23 marzo, è in programma la camera ardente di Maselli. Sarà allestita nella Sala del Protomoteca dalle 10 alle 13.
Tra i primi a esprimere il proprio cordoglio per la morte di Maselli è stato il dirigente del Pd Goffredo Bettini: “È scomparso Citto Maselli, autore di alcuni indimenticabili film come “I delfini”, “Il sospetto”, “Lettera aperta a un giornale della sera” e “Gli sbandati”. Intellettuale instancabile e coerente per decenni del Pci e poi di Rifondazione comunista. Promotore di cultura, di eventi e di battaglie democratiche, per la libertà, per la valorizzazione degli autori italiani. Chi, come me, ha amato e ama il cinema fin da ragazzo, non poteva non incontrarlo, stimarlo, recependo i suoi tanti insegnamenti”.
Francesco Rutelli ha lo ha ricordato come “un creatore magnifico del nostro Cinema, un combattente della Cultura, uno spirito disobbediente e critico nello spazio pubblico: Citto Maselli è e rimarrà una figura unica dal dopoguerra ad oggi”.
G.