Legambiente boccia le coste laziali. Tramite il monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste laziali, in queste ultime settimane ha esaminato la situazione in 24 punti: 15 foci di fiumi o canali, 8 punti in mare ed un punto in un canale che immette in un fiume poco lontano dalla riva. Ad essere campionati sono stati i quantitativi di Enterococchi intestinali e di Escherichia Coli e dagli esami è emerso che dieci dei punti analizzati sono fortemente inquinati, 5 sono inquinati e 9 nei limiti di legge.
Per quanto riguarda i punti fortemente inquinati, tre si trovano in provincia di Latina e sono la foce Verde a ponte Mascarello, lo sbocco del depuratore privato in Canale Sant’ Anastasia a Fondi, la foce del rio Santa Croce a Gianola a Formia.
Sono risultati inquinati anche i campioni prelevati al mare di fronte alla foce Fosso a San Felice Circeo.
Non va meglio in provincia di Roma dove ad essere fortemente inquinati sono sei punti. Come la foce del canale in via Aurelia (al km 64) a Santa Marinella, la foce del rio Vaccina a Ladispoli, che per due anni era risultato entro i limiti; la foce del canale Crocetta a Torvajanica e quella del rio Torto e del Fosso Grande a Marina di Ardea. Anche la situazione del mare di fronte alla foce del canale Loricina a Nettuno supera di molto i limiti di legge. Inquinata è poi la foce del fiume Arrone a Fregene che accanto ha noti stabilimenti balneari come il Singita.
Di fronte a questa situazione, “le istituzioni non possono continuare a far finta di niente – commenta Laura Brambilla, portavoce di Goletta Verde – devono investire nell’efficientamento del sistema di depurazione per la salute dei cittadini e delle cittadine”.