Roma si trova a dover affrontare una significativa riduzione delle risorse finanziarie nei prossimi cinque anni, con tagli che ammontano a quasi 120 milioni di euro. Questa decisione, conseguenza delle recenti spending review del governo, impone all’amministrazione capitolina di riorganizzare la spesa corrente, influenzando servizi essenziali come la manutenzione stradale, il trasporto pubblico e la pulizia della città . La riforma sui poteri e le risorse per la Capitale è ancora in attesa, rendendo la situazione ancora più critica. Il sindaco Roberto Gualtieri critica duramente questi tagli, sottolineando l’ingiustizia verso una città che rappresenta il 5% della popolazione nazionale ma che sostiene oltre l’11% dei tagli complessivi.
Le conseguenze dei tagli alle risorse
I tagli imposti a Roma derivano da due principali spending review del governo, mirate a garantire la stabilità dei conti pubblici. La prima, avviata nel 2021 ma poi congelata, richiedeva contributi da parte di Comuni e Province per un totale di 100 milioni di euro.
La seconda, introdotta nella recente manovra, impone a questi enti di rinunciare a 250 milioni di euro ogni anno dal 2024 al 2028. Questo ha portato a una riduzione complessiva delle risorse di 117 milioni di euro per Roma, distribuiti su cinque anni.
La prima riduzione di 28 milioni avverrà quest’anno, con una successiva riduzione identica nel 2025, seguita da tagli di 20 milioni annui dal 2026 al 2028.
Impatto sulla gestione dei servizi pubblici
Questi tagli avranno un impatto significativo sulla capacità di Roma di mantenere e migliorare i servizi pubblici essenziali. La riduzione delle risorse influenzerà direttamente la manutenzione delle strade, l’operatività degli uffici centrali, come l’anagrafe, e la pulizia della città .
Anche i servizi di trasporto pubblico subiranno conseguenze, con possibili riduzioni nelle corse di bus e metro e difficoltà nel pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali.
Questi tagli arrivano in un momento in cui Roma sta ancora aspettando 158 milioni di euro di perequazione del federalismo fiscale, fondi cruciali per sostenere i servizi ai cittadini.
Disparità tra Roma e altre città italiane
La situazione di Roma appare ancora più critica se comparata con altre grandi città italiane. Mentre la Capitale deve affrontare tagli significativi, città come Milano, Firenze e Napoli vedranno riduzioni molto inferiori delle risorse.
Milano dovrà rinunciare a 17 milioni di euro, Firenze a 4,2 milioni e Napoli a poco più di 2 milioni. Questa disparità solleva domande sulla giustizia e l’equità nella distribuzione delle risorse pubbliche, considerando l’importanza di Roma non solo come capitale del paese, ma anche come centro amministrativo e politico.
Le possibili soluzioni
L’amministrazione Gualtieri sta cercando di fronteggiare questa difficile situazione con diverse strategie. Tra queste, una variazione di bilancio di 40 milioni di euro per aumentare le risorse destinate al sociale e ai costi energetici.
Inoltre, grazie al recupero dell’evasione fiscale e alle maggiori entrate dal contributo di soggiorno, il Comune ha aumentato lo stock della spesa corrente per il 2024 di circa 200 milioni di euro.
Tuttavia, gli ultimi tagli potrebbero complicare ulteriormente la gestione delle risorse, rendendo difficile evitare l’aumento dei biglietti dei trasporti pubblici e sostenere i rinnovi dei contratti dei dipendenti comunali.