Anche ieri alla stazione Termini erano tanti i turisti in fila sotto il sole in attesa dei taxi. Una situazione diventata ormai insostenibile, per questo il Comune vuole trovare al più presto una soluzione. Per il pomeriggio è fissato un incontro con i sindacati dei tassisti, tanti i nodi da sciogliere per raggiungere un accordo sulla trattativa che consenta un adeguamento delle tariffe, l’immissione sul mercato di mille nuove licenze e il miglioramento del servizio.
L’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha assicurato che il nuovo bando sarebbe stato pubblicato entro luglio, ma Alessandro Genovese (Ugl taxi) lamenta l’assenza di dialogo con l’amministrazione. Tra i temi più controversi, l’aumento delle concessioni: il sindacato è disponibile ad un’apertura all’incremento graduale delle licenze purché si mantenga l’equilibrio tra domanda e offerta per evitare che i lavoratori restino fermi nei parcheggi. Tra le critiche mosse al Campidoglio anche i duemila nuovi permessi assegnati agli Ncc che i tassisti considerano un favore a Uber. E poi La tariffa minima a 9 euro (pensata come meccanismo di compensazione per le corse brevi): secondo i sindacati da sola non risolve granché. L’ultimo adeguamento tariffario è di tredici anni fa e i ritocchi sono minimi, tra il 15 e il 16 per cento. A Milano la tariffa media è il doppio di quella di Roma, 2,20 euro a chilometro contro 1,15 nella Capitale. Per non parlare della tariffa extraurbana a 1,70 euro a chilometro.