I cittadini di Torre Spaccata, quartiere alla periferia di Roma dove nel 2025 dovrebbero tenersi alcuni importanti eventi del Giubileo 2025, hanno scritto una lettera aperta a Papa Francesco e al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, perché, a due anni dal maxi-incendio a Centocelle, nulla è stato fatto contro il degrado della zona.
I cittadini nell’appello rilanciano le parole pronunciate dal Papa domenica 7 luglio a Trieste: “L’indifferenza uccide la democrazia. Dobbiamo essere voce che denuncia e che propone in una società spesso afona e dove troppi non hanno voce”.
“Prendendo coraggio” da queste parole del Pontefice, la parrocchia San Bonaventura, guidata da don Stefano Cascio, si fa capofila del forum di associazioni e comitati che lottano per la riqualificazione del parco di Centocelle, ma soprattutto dei cittadini di Torre Spaccata “che soffrono l’indifferenza dell’amministrazione comunale e la paura di un nuovo incendio.
“Sono ormai due anni che il nostro quartiere si sveglia con lo spettacolo indegno di un mare di carcasse d’auto bruciate – si legge nella lettera -, di fronte a quello che dovrebbe essere per la cittadinanza di Torre Spaccata l’ingresso al parco di Centocelle. Sono 24 mesi che si ripropone ogni giorno lo stesso scenario, dopo il maxi-incendio del parco archeologico del 9 luglio 2022, e il rischio, sempre alto, di un incendio per la mancanza di sistemi di sicurezza e prevenzione”.  I cittadini del quartiere fanno presente che, secondo quanto appreso dalla Commissione Ambiente del Comune di Roma, “l’area degli impianti di autodemolizione e rottamazione può essere sgomberata, anche in tempi brevi”, proprio grazie ai fondi per il Giubileo.