“Spero di averla presa bene: ho visto il sangue che schizzava da tutte le parti”.
E’ l’agghiacciante affermazione fatta, nel corso di una telefonata, ad una sua ex da Gianluca Molinaro, l’uomo che il 4 luglio ha ucciso a colpi di fucile a canne mozze, in strada a Roma, la sua ex compagna Manuela Petrangeli, che stava tornando a piedi a casa, nella periferia sud ovest di Roma, fra Portuense e Casetta Mattei, dopo la mattinata di lavoro come fisioterapista in una casa di riposo, Villa Sandra. La frase è citata nell’ordinanza cautelare emessa dal gip della Capitale in cui si contestano all’indagato i reati di omicidio volontario aggravato e porto abusivo di armi.
Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, potrebbero contestargli anche la premeditazione.
Elementi che sarebbero già emersi nella prima fase delle indagini. Sempre in un messaggio inviato dal suo cellulare, Molinaro, poco prima del raid di morte scrive “oggi spero di prendere due piccioni con una fava” e dopo quanto avere compiuto in via Degli Orseolo commenta: “ho sparato due botte”. Intanto i carabinieri del Ris sono al lavoro sull’arma (sequestrata) per capirne la provenienza.