In fondo è un po’ come cambiare prospettiva: in questa estate, Roma è invasa dai cantieri in una corsa contro il tempo per ultimare le opere del Giubileo. Migliorare la città, però, non è solo un’opera di maquillage, perché di fatto si creano le basi per migliorare anche la qualità della vita dei cittadini.
La sfida lanciata da Cgil e Uil alle istituzioni del territorio non si vince soltanto ribaltando i punti vista: occorre condividere obiettivi e metodi per un rilancio concreto e completo della capitale, sia agli occhi dei visitatori che dei tanti pellegrini attesi nell’Urbe nei prossimi mesi.
Giubileo, le opere sostenibili e sicure
E come per un viaggio, anche i 200 giorni che Roma ha davanti a sé da percorrere prima dell’inizio delle celebrazioni sono un’esperienza verso il cambiamento che può essere essa stessa già virtuosa: perché se è vero che c’è tanto da fare, per i sindacati è indispensabile che tutto questo lavoro sia anche sicuro e sostenibile, oltre che dignitosamente retribuito. Una Capitale più presentabile e più efficiente è già un ottimo biglietto da visita per quando sarà al centro del mondo e dovrà rivelarsi più accogliente senza per questo approfittarsi dell’occasione.
Insomma, anche se può sembrare sciocco, per rendere migliore Roma, bisogna da subito lavorare in modo migliore e il patto comunitario proposto dai sindacati può essere un modo anche per confrontarsi su potenzialità e prospettive a più lungo termine.
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