L’ennesimo femminicidio a Roma ha creato indignazione e turbamento. Prende posizione anche la Chiesa di Roma, attraverso il vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi: “La Chiesa di Roma – scrive – non si stanca di denunciare ogni forma di violenza e di far sentire la propria voce affinché la vita umana sia rispettata nella sua dignità. Esprimiamo vicinanza alla famiglia di Emanuela Petrangeli e innalziamo la nostra umile preghiera affinché chi concepisce il male si fermi e apra il cuore a Dio. È urgente che coloro che hanno responsabilità civili ed educative nella nostra città si adoperino in un’azione congiunta che superi le barriere ideologiche, politiche e religiose, guardi alla vita umana e si interroghi su questa sterminata strage alla quale non faremo mai l’abitudine. È arrivata l’ora di dire ‘basta!’ e di adoperarsi per promuovere la cultura del bene”.
Gianluca Molinaro è accusato di aver ucciso la ex Manuela Petrangeli ieri pomeriggio con due colpi di fucile a canne mozze, l’ha attesa fuori dal lavoro, a Villa Sandra, a Casetta Mattei. Al setaccio in queste ore i tabulati telefonici di vittima e killer per capire se negli ultimi tempi la fisioterapista veniva perseguitata dall’uomo, Gianluca Molinaro, assistente sociosanitario. Non stavano più assieme da tre anni, lui aveva anche una nuova compagna ma non è chiaro se volesse tornare con Manuela, con la quale ha anche un figlio di nove anni.