Blitz di ‘Bruciamo tutto’ Rai, bambole e vernice rossa sotto il Cavallo

Il movimento ‘Bruciamo tutto’ ha lasciato delle bambole in ricordo delle vittime di femminicidio sott la statua del Cavallo, che nel frattempo è stato macchiato di rosso.

Questa mattina il movimento ‘Bruciamo tutto’ ha condotto un blitz davanti alla sede Rai in viale Mazzini e la Commissaria Rai. L’ingresso principale e il pavimento dell’entrata della Rai di viale Mazzini sono stati imbrattati con vernici di colore rosso, mostrando anche striscioni e articoli su femminicidi. Cinque manifestanti del movimento sono stati fermati e accompagnati dagli agenti al Commissariato Prati di Roma.

“L’azione – si legge in una nota dello stesso movimento – ha inizio alle 10:19, quando 5 attivistə oltrepassano i cancelli aperti della sede Rai. Tre di loro si fermano nel viale all’altezza della statua del cavallo, volgendo le spalle alle vetrate dell’entrata principale della sede. Una di loro si dirige verso la statua e ripone lentamente delle bambole fra le zampe del cavallo. Un’altra di loro, allo stesso tempo, sparge in terra fogli di articoli che riportano notizie di femminicidi”.

‘Bruciamo tutto’ e il racconto del blitz

Il movimento ‘Bruciamo tutto’ ha lasciato delle bambole in ricordo delle vittime di femminicidio sott la statua del Cavallo, che nel frattempo è stato macchiato di rosso.

“Sui fogli – continua il movimento – sono sottolineate di rosso e barrate le parti dell’articolo che rinforzano la vittimizzazione del carnefice. Una volta finito di spargere i fogli, questa stessa persona sparge della tempera rossa sulle proprie mani e lascia le sue impronte lì intorno. Accanto la terza attivista spiega perché si sta facendo quell’azione diretta non violenta, mentre tiene in mano un cartellone con le foto e i nomi delle 42 donne uccise dopo Giulia Cecchettin. Il cartellone è fatto seguendo lo stile dei ‘muri delle bambole’ che si trovano in diverse città d’Italia. Al centro del cartellone una scritta ’42 femminicidi dopo Giulia’. Dopodiché, la persona con il cartellone si avvicina anche alla statua dove riporta una narrazione alternativa dei femminicidi. Le altre due persone in azione filmano quello che accade. Alle 10:50 arrivano le forze dell’ordine che portano via tuttə lə attivistə coinvoltə”.

Blitz ‘Bruciamo tutto’ contro l’informazione superficiale

Secondo loro, ed ecco il motivo della vernice rossa, i media trattano questi eventi in modo superficiale e non adeguato. Quello che manca, secondo quanto da loro detto, è affrontare le radici profonde della violenza di genere.

Alessandra, durante l’azione, ha dichiarato: “Ogni volta che c’è un femminicidio il giornale accompagna le tragedie con frasi imbarazzanti, razziste, misogine e che tendono quasi a giustificare o addirittura a far passare come vittima il carnefice. La morte di queste persone va onorata e noi vogliamo che le loro vere storie vengano raccontate”.

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