Svolta nelle indagini sull’aggressione avvenuta nella notte a Roma in via di Bravetta. Il responsabile un ragazzo romano di 30 anni è stato rintracciato a una decina di chilometri di distanza, a casa in zona Massimina, dove gli agenti sono intervenuti per una lite in famiglia.
Aggressione a Bravetta, rintracciato il responsabile: ha confessato
La segnalazione per un acceso litigio tra un giovane e i genitori è arrivata intorno alle 8 di oggi 3 luglio. All’arrivo dei poliziotti il ragazzo ha confessato di essere autore dell’aggressione a Bravetta. Sono quindi iniziati gli accertamenti per trovare riscontri di quanto detto dal ragazzo.
Gli agenti non solo hanno trovato nella lavatrice una maglia sporca di sangue ma nelle immagini delle telecamere della zona dell’aggressione è emerso che il 30enne si trovava effettivamente nell’area. Non sarebbe stata ripresa l’aggressione, ma nei video si vedeva l’uomo che camminava nelle vicinanze.
Con questi elementi il pm ha delegato l’interrogatorio al commissariato Monteverde, dove il ragazzo è stato sentito in presenza dell’avvocato e ha confermato la stessa versione dei fatti. E’ indagato a piede libero per tentato omicidio.
Calci, pugni e bottigliate, la violenza senza motivo
Secondo una prima ricostruzione l’aggressione è avvenuta intorno alle 3.30 della scorsa notte in via di Bravetta quando un 33enne romano è stato picchiato e colpito a con una bottiglia. Una violenza senza spiegazione, l’aggressore avrebbe infatti incrociato per strada il 33enne e senza alcun motivo lo avrebbe preso a calci e pugni e poi colpito con la bottiglia.
A dare l’allarme sono stati dei passanti che hanno chiamato il 112 facendo arrivare sul posto le Volanti e i sanitari del 118. In strada c’era solo la vittima ferita con diversi colpi d’arma da taglio mentre l’aggressore era sparito. Il ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo.